Il compositore tedesco Georg Böhm è entrato nella storia culturale mondiale per almeno due motivi: in parte perché è stato uno dei maestri più importanti di Johann Sebastian Bach (esercitando anche una grande influenza sulla attività giovanile di quest’ultimo) e in parte perché è per il suo contributo allo sviluppo della forma della partita corale. Inoltre, la musica di Böhm è interessante perché scritta in uno «stile fantastico», cioè uno stile basato sull’improvvisazione.
Oggi cercherei quindi selezionare qualcosa che possa illustrare le principali caratteristiche del compositore. Böhm è noto per le sue composizioni per l’organo e il clavicembalo (principalmente preludi, fughe e partiture), ma molte delle sue opere possono essere suonate su diversi strumenti alternativi, a seconda di ciò che il musicista-esecutore ha a disposizione. Di conseguenza, è molto probabile che qualcuna delle musiche di oggi vi possa sembrare nota, ma interpretata in un modo poco abituale.
Inizierei con questo preludio e fuga in do maggiore:
E poi metterei il preludio corale «Nun bitten wir den heilgen Geist»:
Ci voleva un po’ di allegria del ’600, vero?
L’archivio del tag «georg bohm»
17/07/2021 alle 18:30