L’archivio del tag «fotografia»

Selfie responsabile

In realtà è una pubblicità, ma fatta molto bene. Da vedere:

A proposito dei selfie: lunedì 8 giugno una ONG russa ha presentato al Ministero della istruzione una proposta sull’insegnamento nelle scuole del «selfie sicuro». Sempre più persone, infatti, finiscono per infortunarsi o addirittura morire a causa dei selfie fatti nelle situazioni o luoghi poco adatti. Una ragazza, per esempio, si è recentemente sparata alla testa mentre faceva un selfie con una pistola in mano.

La proposta dell’insegnamento nelle scuole, comunque, è palesemente idiota: se è uno scemo, lo resta anche nel momento del selfie. E allora lasciamogli la possibilità di vincere il Premio Darwin.

Concludo il post di oggi con alcuni esempi dei selfie pericolosi raccolti su internet:
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30 centimetri

L’operatore dei satelliti civili Digital Globe è stato autorizzato dal governo Americano di vendere ai privati gli scatti satellitari con la definizione fino a 30 cm. Il limite precedente era di 50 cm.

Gli interessati possono vedere il sito aziendale di Digital Globe.

Ed io, di fronte a questa notizia, ho pensato tre cose:

1. E’ una figata.

2. Tanto alla gente normale basta il satellite di Google.

3. Scesi ai 30 cm, non ha più molto senso, per il governo americano, porre dei limiti sulla definizione commercializzabile.


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Le prove incontrollabili

Venerdì, quando il presidente di Zimbabwe Robert Mugabe era inciampato a una manifestazione pubblica, ai fotografi era stato ordinato di cancellare immediatamente tutte le relative foto. Per non sminuire l’immagine del «grande politico», appunto. Se volete sapere come è andata finire, leggetevi pure questo articolo. Io, invece, vi comunico un’altra cosa.

Qualsiasi foto digitale può essere facilmente anche dopo la cancellazione. In più, è abbastanza facile trasferire in automatico via Wi-Fi le foto digitali direttamente dalla macchina fotografica. E, se scattate con uno smartphone, potete salvare le foto direttamente sulla vostra nuvola. Ma sicuramente lo sapevate già. Ricordatevi quindi che è inutile incazzarsi con una persona che vi ha fotografati (volontariamente o no): tanto la foto è già stata trasferita da un’altra parte, archiviata e pubblicata in automatico.