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Con i denti

Il grande inventore Thomas Edison ebbe dei problemi di udito fin da piccolo a causa di una complicazione della scarlattina. Con l’avanzare dell’età i suddetti problemi non fecero che peggiorare e negli ultimi anni della propria vita Edison fu ormai completamente sordo. Tale aspetto dello stato di salute influì anche sul modo di lavorare di Edison.

Su tutti i fonografi di Edison sono presenti le tracce dei suoi denti: l’inventore mordeva il legno e ascoltava i suoni con il cranio attraverso la vibrazione dell’apparecchio. Non riusciva a sentire le frequenze più alte, odiava il vibrato vocale e definiva la musica di Mozart un insulto alla melodia. Ma il suo «orecchio interno» era tanto sensibile da permettergli di stupire gli ingegneri delle registrazioni audio con l’indicazione anche delle minime imperfezioni nelle loro opere: per esempio, una di valvola di flauto leggermente cigolante.


Houston, abbiamo una cimice

Si ritiene che la parola bug nel senso di «errore» sia comparsa nel 1964 quando la sottotenente Grace Murray Hopper trovò, lavorando al computer Harward Mark II, un insetto bruciato tra due contatti in corto circuito. La Hopper incollò l’insetto con lo scotch nel diario tecnico e aggiunse una nota: «Il primo caso reale del ritrovamento di una cimice».

In realtà, però, la parola bug nel senso di «errore tecnico sconosciuto» veniva utilizzata già molto prima della comparsa dei computer da parte degli addetti delle compagnie telegrafiche e telefoniche relativamente ai problemi con le attrezzature elettriche e radiofoniche. Nel 1878 Thomas Edison scrisse:

It has been just so in all of my inventions. The first step is an intuition, and comes with a burst, then difficulties arise – this thing gives out and [it is] then that «Bugs» – as such little faults and difficulties are called – show themselves and months of intense watching, study and labor are requisite before commercial success or failure is certainly reached.

In un’altra lettera di Edison troviamo le seguenti parole:

You were partly correct, I did find a ‘bug’ in my apparatus, but it was not in the telephone proper. It was of the genus ‘callbellum.’ The insect appears to find conditions for its existence in all call apparatus of telephones.


Durante la Seconda guerra mondiale, poi, con la parola bug venivano chiamati i problemi con la elettronica dei radar.