L’archivio del tag «design»

Designer falliti (parte 2)

Ogni designer deve avere la capacità di immaginare il futuro della propria opera nella vita reale.

Alcune opere fragili, per esempio, non sono compatibili con i luoghi pubblici frequentati dalle persone mentalmente immature.

Sbagliando si impara. Ma gli effetti degli sbagli dei designer rimangono tra noi, i consumatori finali.


Designer falliti

Il designer Tizio ha progettato una sezione del parcheggio per le biciclette.

Il designer Caio ha progettato la disposizione dei parcheggi per le biciclette vicino alla sede di una banca.

Il manager Sempronio ha approvato il lavoro svolto da Tizio e Caio e ha ordinato la sua realizzazione materiale.

Tanti piccoli Mario hanno eseguito l’ordine di Sempronio.

Tanti piccoli Luigi, i veri destinatari dell’intera opera, hanno però continuato a legare le loro biciclette al recinto. Perché si è manifestato un simile fenomeno? No, non si è manifestato perché i piccoli Luigi disprezzano il lavoro di Tizio, Caio, Sempronio e Mario. Il fenomeno si è manifestato perché Tizio, Caio e Sempronio hanno delle scarse conoscenze della vita reale: non sanno che la gente lega le biciclette per proteggere dal furto anche il telaio, e non solo una ruota dell’intera bicicletta. I designer hanno dunque fallito.

Per correttezza bisogna constatare, però, che non tutti i ciclisti sono ancora in grado di legare i propri mezzi di trasporto in modo sicuro. Ma loro, almeno, capiscono tutto dopo il primo furto subito.


La chiusura del tabacco

Tutte le buste con il tabacco (nel mio caso tabacco per la pipa) che mi è capitato di comprare in Europa si chiudono allo stesso modo: con un pezzo di scotch più o meno grande. Tale tipo di chiusura presenta due problemi: la non-ermeticità della confezione e la funzionalità limitata nel tempo (dopo un settimana lo scotch non si attacca più). Di conseguenza sono costretto ad avvolgere la busta in un sacchetto di plastica per non permettere al tabacco di seccarsi troppo in fretta.

La soluzione semplice e geniale è stata adoperata dal produttore russo «Fabbrica di Pogar». Hanno incorporato nelle buste la striscia sigillante molto simile a quella che potete vedere sui sacchetti di plastica contenenti oggetti piccoli e/o di elettronica appena comprati:

Non so per quale motivo nessun produttore europeo abbia mai pensato a una soluzione così ovvia. Probabilmente, sorgono gli stessi impedimenti di natura religiosa che non permettono di tappare le bottiglie di vino con un materiale diverso dal sughero.

P.S.: fumare fa male. Se non fumate, non iniziate. Se avete la forza di smettere, smettete.


Il nuovo logo dalla UAZ

Mi sono dimenticato di scrivere che l’8 di febbraio è stato presentato il nuovo logo del produttore automobilistico russo UAZ:

Cosa posso dirne? Fanno fatica a rinnovare le macchine, ma esse rimangono comunque a un buon livello. Poi, finalmente sono riusciti a rinnovare il logo, ma esso è comunque rimasto uno schifo.

Ah, quel segno di spunta cerchiato in teoria dovrebbe essere la lettera У (cioè la U cirillica). Come potete vedere dalla seguente immagine, è stata «inventata» nel 1962:


Euro del…

Anni fa avevo già scritto un post sull’argomento. Oggi lo rifaccio perché vedo che tante persone non hanno mai avuto la curiosità di guardare attentamente quei importantissimi oggetti che maneggiano quasi tutti giorni. Ebbene, oggi facciamo uno piccolo studio sulla storia del rovescio delle euro-monete.

Come ben sapete, sul rovescio (cioè il lato uguale per tutti gli Stati) di tutte le monete dell’euro è raffigurata la mappa dell’Unione Europea. Non tutti sanno, però, che nel 2007 la mappa in questione è cambiata indipendentemente dall’allargamento della Unione. Attualmente le monete da 1 euro hanno questo aspetto:

Prima del 2007 sulla mappa delle monete mancava, giustamente, la Norvegia: essa non fa parte dell’Unione Europea. A causa di questo formalismo il rovescio delle monete europee aveva però un aspetto osceno. La Svezia lasciata in solitudine, infatti, sembrava un pene pendente:

Le Istituzioni europee, una volta scoperto l’inconveniente, avevano provveduto a correggere le monete aggiungendo la Norvegia sulla mappa. Si erano purtroppo dimenticati di pubblicizzare la propria buona azione.

«Prima e dopo»:


Il prototipo della ZAZ 966

Anni fa, preparandomi a descrivere la ZAZ-966, avevo ingenuanamente creduto alle voci secondo le quali il prototipo del suo design sarebbe stato il Chevrolet Corvair del 1959:

Mi rendevo benissimo conto di una somiglianza molto relativa, quindi avevo pensato bene, troppo bene, alle capacità e alla fantasia dei designer sovietici/ucraini.

Qualche tempo più tardi, però, ho scoperto l’auto tedesca NSU Prinz IV, prodotta dal 1961 al 1973. Continuare la lettura di questo post »


Giaguaro italiano

Alla fine di luglio avevo già scritto della Maserati barbadiana. Oggi è arrivato il momento di un’altra storia del genere.

Stamattina, casualmente, ho incontrato per strada un furgone della Securpol. Sui lati del furgone era presente il logo aziendale di dimensioni notevoli:

Cosa mi avrà ricordato? Esatto: Continuare la lettura di questo post »


Google vi salvi

Grazie all’EXPO 2015 gli abitanti e i visitatori di Milano si sono aggiornati sulle bandiere di tutti gli Stati del mondo, compresi quelli più piccoli. Infatti, da oltre un anno lungo il corso Vittorio Emanuele e via Dante sono installate questi pennoni (incorporati nelle panchine-aiuole):

Io, però, solo ieri mattina ho focalizzato (per puro caso) la mia attenzione sulla bandiera di Barbados:

Qual è la cosa che mi è venuta subito in mente? Forse avete già capito:
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Il design di GAZ 24 Volga

Chiedo perdono a tutti i miei lettori appassionati di automobilismo. Nel mio articolo dedicato alla GAZ 24 Volga avevo scritto una stronzata particolarmente grande. Avevo infatti sostenuto che il suo design sarebbe di invenzione russa. E invece no…

Il design della GAZ 24 Volga (prodotta dal 1969 al 1992) è stato copiato da due auto americane degli anni ’60:

1. Ford Falcon (la versione prodotta dal 1962 al 1970)

2. Plymouth Valiant (la versione prodotta dal 1963 al 1966)

Il mio articolo verrà dunque presto adeguato aggiornato con le informazioni scoperte.