All’inizio di dicembre il vescovo siciliano Antonio Staglianò ha ingannato un gruppo di bambini in un modo particolarmente disgustoso… No, non ha raccontato a loro una di quelle frottole che è tenuto a raccontare quotidianamente in virtù della propria professione (anche se avrebbe potuto fare qualcosa di più utile nella vita). No, nemmeno l’affermazione «Babbo Natale non esiste» è così grave (anche se avrebbe fatto meglio ad ammettere qualche altra inesistenza).
Purtroppo, ha diffuso una affermazione sbagliata che rimarrà nelle teste dei suoi ascoltatori anche quando smetteranno di credere nella esistenza di tutte le creature fantastiche. Ebbene, non è vero che «il rosso del vestito che indossa [il Babbo Natale] è stato scelto dalla Coca-Cola esclusivamente per fini pubblicitari» (cit.). In realtà il Santa Claus, il Babbo Natale e tanti loro colleghi avevano i vestiti rossi anche prima della invenzione della suddetta pubblicità. Anzi, molti di loro li avevano anche prima della invenzione della bevanda stessa. La Coca-Cola ha solo preso una figura già ben riconoscibile e, grazie alla propria popolarità mondiale, ha trasformato in uno standard mondiale alcuni aspetti estetici dell’immagine del personaggio. L’unica caratteristica distintiva del Santa Claus inventato dalla Coca-Cola sono le sopracciglia nere: nessun altro grafico (o rappresentante di qualche altra professione), raffigurando il personaggio, ha voluto copiare quel dettaglio.
Se non volete fare una figuraccia da vescovo, rileggete pure la mia breve «Storia dei Babbi»: diventerete molto più informati sull’aspetto fisico, sulle abitudini e sui doveri professionali del Babbo Natale e dei suoi colleghi esteri che si impegnano onestamente per il bene di tutti: bambini ed ex-bambini.
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Ogni stagione… Anzi, ogni mese dell’anno si possono fare delle scoperte gastronomiche molto specifiche. Così, la mia scoperta di questo agosto – pur non potendo essere collocata nell’ambito dell’alta cucina – è abbastanza specifica, caratteristica di questo periodo dell’anno.
Ho scoperto che ora in Italia viene venduta la Coca-Cola al limone. Le rispettive bottiglie sono facilmente riconoscibili dal colore giallo del tappo e della etichetta.
Per quanto riguarda il gusto, si tratta in sostanza di una normale Coca-Cola con una sensibile (ma non esagerata) presenza del limone. Potrebbe essere ideale per gli amanti di tale mix che non hanno la voglia o la possibilità tecnica di aggiungere con le proprie mani del succo di limone appena spremuto. E, soprattutto, mi è sembrata assolutamente bevibile. Direi buona.
Per gli appassionati delle etichette informative aggiungo, comunque, anche questa foto: Continuare la lettura di questo post »
È un po’ strano scriverlo, ma l’estetica della Coca-Cola mi è molto più vicina di quella della Esselunga…
Come molti di voi sanno, per il Natale 2019 in piazza Duomo a Milano era stato installato questo «albero di Natale»:
Quest’anno, invece, è cambiato non solo lo sponsor (mi sembra che cambi ogni anno), ma anche lo stile della installazione…
Effettivamente, doveva capitare qualcosa di positivo in questo 2020 inutile. Un albero di Natale che finalmente sembra un albero è già una bella cosa.
Enjoy! Una ricerca segreta russa ha mostrato dove va ricercata la famosa formula della Coca-Cola (anche essa segreta):
Si dice che la prima versione alcolica della Coca-Cola sarà in vendita solo in Giappone. Anzi, da ieri è già in vendita, ma lo sarà solo lì.
Dopo questa breve ma importante notizia voglio vedere le statistiche sulle visite turistiche in entrata verso il Giappone nei prossimi mesi…
Io, purtroppo, non sono ancora abbastanza ricco per andarci solo per quello motivo, ma ho qualche idea su come farmi portare almeno una latina della nuova Coca-Cola entro breve. Diventerò un drink-blogger!
Dato che siamo in un periodo festivo particolare, ho pensato di raccontare la storia del personaggio che ogni anno mette i regali sott’albero. Esiste in (quasi) tutto l’Occidente, ma ha il nome e l’aspetto diversi da Paese a Paese: si potrebbe addirittura dire che si tratta di tanti personaggi diversi.
Forse sapete che in Italia esiste la figura del Babbo Natale, il quale è sempre rappresentato, secondo la mia osservazione, allo stesso modo del Santa Claus statunitense.
Spesso si crede che i vestiti di colore rosso del Santa Claus siano stati imposti dalla famosa pubblicità di Coca-Cola. Non è vero: Continuare la lettura di questo post »
Angry Grandpa, un pensionato lettone di 73 anni, voleva tanto pulire la sua Audi 80 dalla ruggine. Purtroppo, però, ha soli 2 mila euro di pensione all’anno. Ma con l’aiuto finanziario dei figli (convinti che il padre spendesse tanto in medicine) era riuscito a risparmiare abbastanza soldi per comprare 12.000 litri di Coca-Cola e 40 kg di soda (spesa totale 8000 euro).
Ha quindi scavato un buco, lo ha isolato con una pellicola, ha versato dentro tutta la Coca-Cola e tutta la soda. Non è seguita alcuna reazione chimica visibile, ma il vecchietto ha comunque deciso di eseguire l’esperimento.
Con una bella accelerazione è entrato nella «piscina» e ha distrutto l’amata macchina.
Non so se l’obiettivo sperato della operazione sia stato raggiunto. Ma spero che il signore prenda qualche premio per il proprio coraggio: almeno per comprarsi un’altra auto d’epoca da lavare con la Sprite.