L’archivio del tag «cartoni»

Altri sei anni

La settimana scorsa avevo per la mente un altro argomento per il video domenicale, dunque recupero oggi ciò che avrei potuto fare sette giorni fa.
Il designer russo Egor Zhgun (in Russia è abbastanza noto da anni per alcune sue opere grafiche animate e non) ha pubblicato, nell’occasione della recente «rielezione» di Putin all’ennesimo mandato presidenziale, la terza puntata del proprio cartone animato che riassume gli ultimi anni, appunto, della presidenza di Putin. Come le precedenti due, anche questa puntata contiene tantissimi dettagli: suppongo che la maggioranza di essi dovrebbe esservi facilmente comprensibile.

Se non capite qualcosa, chiedete pure.
Io, intanto, aggiungo i due video precedenti. Continuare la lettura di questo post »


Con 49 anni di anticipo

Non so se lo sapete già. Probabilmente lo sapete, ma non in tutti i dettagli…
In sintesi: nella natura esiste il cartone animato sovietico «I tesori delle navi naufragate» («Cокровища затонувших кораблей») uscito nel lontano 1973. Fino a poco fa non è stato famoso nemmeno in Russia; io non mi ricordo proprio di averlo visto da piccolo, quindi non escludo che non sia mai successo. Ma in questa sede ci interessa una scena concreta di quel cartone. La scena nella quale tre ragazzi di età scolastica esplorano i fondali marini a bordo di un batiscafo chiamato «Nettuno 25» («Нептун 25») e trovano una nave militare tedesca affondata durante la Seconda guerra mondiale:

Ecco, per qualche stranissimo e incomprensibilissimo motivo l’intero cartone è stato bloccato, per chi tenta di accedervi dal territorio russo, sul canale Youtube della casa produttrice del cartone stesso. Le persone cattive dicono che il motivo reale sarebbe il nome dei razzi ucraini «Nettuno» che hanno fatto affondare l’incrociatore «Moskva»… Ma noi cosa dobbiamo pensare di fronte a queste voci?..


I nomi della DuckTales

Il mio rapporto con i cartoni animati occidentali è stato relativamente breve. Essi, i cartoni americani e non solo, hanno iniziato a comparire nel palinsesto della televisione russa negli anni ’90, quando io stavo ormai uscendo dalla età adatta per appassionarmene sul serio. Devo riconoscere che all’epoca alcune di quelle opere riuscivano a impressionarmi per le grafiche e le trame mai viste prima, ma al giorno d’oggi mi ricordo bene solo le «Tartarughe Ninja» e alcune delle più famose serie della Disney.
Ecco, una delle serie della Disney che mi ricordo abbastanza bene è la «DuckTales»: quella che racconta di Scrooge McDuck, dei tre suoi nipoti e di alcuni altri personaggi-paperoni. Come accade spesso, purtroppo, i nomi dei personaggi erano stati adattati («tradotti») per ogni singolo Stato nel quale era stata trasmessa la serie. Di conseguenza, in un mondo sempre più globalizzato di oggi — che forse si faceva un po’ fatica a immaginare all’epoca — gli ex bambini provenienti dai Paesi diversi potrebbero incontrare alcune difficoltà nel parlarsi dei propri ricordi infantili… Ma nel 2021 gli autori del blog Mapologies hanno creato una mappa sulla quale sono indicati, Stato per Stato, le versioni «nazionali» dei nomi almeno dei tre nipoti-paperoni. Ho scoperto per caso l’esistenza di quella mappa e ho avuto un piccolo attacco di nostalgia:

Sulla stessa pagina della suddetta mappa troverete anche altre due immagini (anche esse ingrandibili con il click) che potrebbero interessarvi.
Le persone totalmente disinteressate ai cartoni possono invece provare a studiare qualche altro argomento del sito.


Il supereroe slavo

In settimana ho visto il trailer di un cartone animato russo: «Cyberslav» (dovrebbe uscire nel 2019).
Cogliendo alcuni riferimenti simbolici al contesto attuale russo, so già che non riuscirò (nel senso di non vorrò) a vederlo. Si tratta di una forma di ripugnanza. Sarei curioso di sapere, invece, come possa essere accolto dagli spettatori europei che hanno – per fortuna! – la mente libera da alcune problematiche sociali e politiche.


Prima dei sintetizzatori

Sappiamo che i disegnatori dei cartoni animati ebbero una vita difficile prima della nascita dei computer moderni: dovettero disegnare fotogramma per fotogramma ogni movimento di ogni personaggio o oggetto. E meno male che ebbero l’idea di utilizzare gli strati delle pellicole trasparenti.
Pochi giorni fa ho scoperto che pure la realizzazione delle musiche dei cartoni animati fu un lavoro piuttosto impegnativo. Ecco un bel esempio:


Il terrorismo e la Disney

Un cartone della Disney prima e dopo l’11 settembre:


Paure

Nata Metlukh ha disegnato un bellissimo cartone corto sulle paure:


Cartone cinese sugli smartphone

A 14 anni avevo sbattuto la faccia contro una cabina telefonica in metallo perché stavo guardando, mentre camminavo lungo un marciapiede moscovita, una bella tipa dall’altra parte della strada.

A 26 anni avevo sbattuto la faccia contro un palo della luce perché stavo guardando, mentre camminavo lungo un marciapiede milanese, una Ferrari di colore celeste ferma al semaforo.

Ora, invece, la gente di qualsiasi età spesso combina realmente delle cose mostrate nel video sottostante. Perché? Solo perché guarda le cose inutili e insensate sul telefono. Faccio una esclamazione da vecchio: ma dove cazzo sta andando il mondo?!

Sottolineo, comunque, che finalmente i cinesi sono riusciti a produrre qualcosa di veramente bello e divertente.