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Italia calcistica

Non penso che sia particolarmente facile trovare una persona che si interessa di calcio meno di me (se vedo 10 minuti di una partita in 4 anni è già tanto; in totale saprò i nomi di cinque giocatori e due allenatori).
Ma pure a me sono giunte le voci circa il non-accesso della squadra italiana al campionato mondiale che dovrebbe svolgersi il prossimo anno in Russia. Non posso dire esserne dispiaciuto (ma nemmeno felice) e faccio due semplici considerazioni:
1) Spero che i tifosi italiani trovino visitino dei motivi più degni di un homo sapiens per visitare la Russia;
2) Il post su facebook di un amico mi sembra pieno di logica:


La differenza

Il hockey è l’unico sport di squadra che ognitanto tento di seguire (circa una sera ogni quattro anni).

Uno dei motivi di qusta mia preferenza sportiva è illustrato nel video domenicale di oggi (da vedere fino alla fine):


Tempo non sprecato

Devo costatare di essere enormemente felice del fatto che per seguire l’Euro-2016 ho sprecato meno del 1/90 di tempo che hanno sprecato tante altre persone di mia conoscenza. Mentre la gente stava davanti ai televisori ad aspettare la fine di una ennesima partita, io controllavo i risultati finali sull’internet (è veramente bello essere informati della esistenza di quest’ultimo).

Perché controllavo i risultati? Per capire di cosa parla tutta quella gente che, inspiegabilmente, attribuisce un qualche senso alla competizione di 22 ex Homo Sapiens che hanno deciso di utilizzare i muscoli anziché il cervello.

Il mio rapporto con il calcio e con il 99% di altri sport può invece essere riassunto con questa nota immagine:

Devo inoltre constatare, ma questa volta con dispiacere, che tra un po’ iniziano le Olimpiadi. Quindi un esercito di Homo Divanius avrà di nuovo da divertirsi a osservare le creature dopate senza cervello.

Prometto di scrivere, entro la data di apertura dei Giochi, perché secondo me lo sport praticato a quei livelli debba essere considerato un reato.


Imparate!

Se ho capito bene, la passione per il ballo è diffusa tra i calciatori. I calciatori italiani ballano in campo, quelli russi, invece, osservano i balli nei locali…

Alksandr Kokorin e Pavel Mamaev, due giocatori della Nazionale russa, hanno festeggiato il proprio risultato all’Euro-2016 (1 punto in 3 partite) in un locale di Monte Carlo, ordinando circa cinquecento bottiglie di champagne per 250 mila euro. Almeno nello sport nazionale si sono confermati dei campioni…


Tremate

L’Inghilterra ha perso contro l’Islanda all’Euro-2016 e ha lasciato dunque la competizione.

Temete la furia di questo suo tifoso:


Viaggio di lavoro

Leggendo le ultime notizie ho appreso, senza sorprendermi, che ieri la Nazionale russa di calcio ha perso contro quella del Galles e ha dunque concluso la propria partecipazione a Euro-2016. Penso che abbiate già capito quanto mi interessa questo sport e quanto tempo ho risparmiato rispetto alle persone che seguono almeno una squadra. Per fortuna, però, quest’anno si parla più dei tifosi che del calcio, quindi non mi sento totalmente escluso dalle conversazioni pseudo-sportive.

Il giorno della partita con l’Inghilterra (a proposito: anche l’Italia avrebbe potuto mandare una seconda squadra, per esempio la Nazionale di una Regione a statuto autonomo) i tifosi russi si sono distinti negli scontri violenti e, apparentemente, ben organizzati.

Al momento della partita con la Slovacchia diversi tifosi russi erano già in stato di fermo, quindi il casino si è limitato a un fumogeno acceso dentro lo stadio.

La terza partita, quella di ieri, era decisiva per la squadra russa, quindi sarebbe stato logico fare un buon bordello. A quella data, però, tre tifosi russi erano già stati condannati dal giudice francese con un procedimento simile al giudizio direttissimo italiano alle pene da uno a tre anni, mentre altri venti erano stati estradati. Di conseguenza, niente bordello. Non vi sembra strano che la situazione si sia tranquillizzata dopo il fermo di poche decine di persone?

A questo punto preciso che sarebbe più corretto parlare di hooligans (parola inglobata anche dalla lingua russa) per distinguere certi personaggi dall’intero insieme dei tifosi. I tifosi nel senso classico del termine spendono i propri soldi e tempo per andare a vedere la propria squadra preferita allo stadio. I hooligans, invece, sono un po’ come i terroristi religiosi: spendono i propri soldi e tempo per fare casino in nome di una squadra sportiva. Paradossalmente, proprio questi ultimi sono attivamente sostenuti dalle Istituzioni russe. La particolarità di certi hooligans russi consiste nel fatto che essi lo fanno per lavoro. I tre condannati, per esempio, sono:

Aleksey Erunov, responsabile del Lokomotiv Mosca per il lavoro con i tifosi (condannato a 2 anni). Il proprietario del Lokomotiv è l’azienda statale «Ferrovie russe».

Sergey Gorbachev, direttore del fan-club dell’Arsenal Tula (condannato a 1,5 anni). l’azionista di maggioranza dell’Arsenal è l’Istituto assicurativo statale russo.

Nikolay Morozov, membro del consiglio centrale del fan-club del Dinamo Mosca (condannato a 1 anno). Il 75,5% delle azioni del Dinamo appartiene alla banca di proprietà statale VTB.

E’ abbastanza ovvio che i tre non sono andati in Francia a spese proprie. Ci si chiede ancora cosa si voleva dimostrare con il loro «viaggio di lavoro».


90 anni dello Zenit

Lunedì 25 maggio lo Zenit (la squadra di calcio di San Pietroburgo) ha compiuto i 90 anni. E i suoi fan hanno deciso di festeggiare così:

Figo. I tifosi italiani hanno mai fatto una cosa del genere?


Gli arreti in FIFA

Solo una persona tanto ingenua da essere considerata irrecuperabile avrebbe potuto sostenere che l’intero operato della FIFA non fosse condizionato dalla corruzione. Pensate a tutti i campionati di calcio mondiali ed europei che sono stati assegnati agli Stati meno preparati dal punto di vista logistico: proprio a quegli Stati dove ci sono gli appalti più grossi e numerosi da sfruttare.

Non penso che dopo gli arresti di oggi cambi qualcosa. Penso solo che ogni imbroglione professionale debba avere la capacità di ritirarsi in tempo per non essere beccato. Ma è l’avidità che ci fa sbagliare prima o poi.