L’archivio del tag «burocrazia»

Cognome Nome

Per una serie di motivi tecnici (che al giorno d’oggi non sarebbe tanto difficile modificare), ma soprattutto per la propria comodità, i burocrati di tutto il mondo ci costringono a scrivere il cognome prima del nome. Oltre a sperare che un giorno la tendenza cambi, possiamo farci poco.
Ma già ora dobbiamo ricordarci che è veramente ridicolo ogni tentativo di esportare nella vita quotidiana degli umani mentalmente sani i vari burocratismi. Nella vita reale il nome vale di più.
Proprio per questo non capisco le persone che per scelta propria si firmano indicando prima il cognome e poi il nome. In quale fase della vita la loro mentalità è stata compromessa? Quando passerà una autospurgo a salvarli?


Il sogno di un contabile

Nel 1902 Moses Bruine Cotsworth, il contabile della britannica North Eastern Railway Company, presentò il Calendario Internazionale Fisso elaborato da egli stesso. Relativamente al calendario tradizionale, Cotsworth fu insoddisfatto della quantità diversa dei giorni e delle settimane nei mesi e del fatto che i giorni della settimana cambiassero di continuo la data. Inventò quindi un calendario di 13 mesi composto ognuno da 28 giorni (13 × 28 = 364). Ogni mese ebbe quattro settimane e ogni data corrispose a un giorno della settimana preciso: il primo giorno del mese fu sempre di domenica e il 13 sempre di venerdì (una scelta interessantissima, probabilmente Cotsworth non amava la superstizione).
Il 13-esimo mese dell’anno fu chiamato Sol in onore del solstizio d’estate e inserito tra il giugno e il luglio: proprio quando avviene il solstizio. Per portare la quantità dei giorni fino ai 365, Cotsworth aggiunse il Giorno dell’Anno dopo il 28 dicembre. Il Giorno dell’Anno dovette essere un giorno festivo globale, non appartenente ad alcun mese e alcuna settimana. Il giorno aggiuntivo dell’anno bisestile fu messo alla fine del Sol.
Il Calendario Internazionale Fisso piacque molto al fondatore della Kodak George Eastman. Quest’ultimo adottò quindi il calendario di Cotsworth nella propria azienda ai fini finanziari e produttivi. La Kodak utilizzò il Calendario Internazionale Fisso dal 1928 al 1989.


Aspettando si impara

All’inizio del mese di maggio vi avevo consigliato di essere più determinati nel perseguire i propri obiettivi. La vita reale, però, è complessa: non è sempre razionale e lineare nel suo sviluppo. Quindi oggi vi racconto di un altro principio da seguire: sperare sempre affidandosi al destino.

No, non voglio convincervi a essere passivi e inadatti a una vita da adulti. Vi invito solamente a non sprecare le forze fisiche e/o morali per delle azioni non urgenti o addirittura non necessarie.

Anche questa volta faccio un esempio pratico. A meta aprile un figlio illegittimo di non so chi (probabilmente di una signora generosa) mi aveva rubato il portafogli contenete alcuni documenti e contanti (questi ultimi, per fortuna, erano pochi). Le mie azioni in conseguenza a questo fatto possono essere visti in due modi. Cominciamo con il primo, quello che illustra quel principio vitale di cui sopra.

In sostanza, in seguito al furto avevo rifatto la carta di identità e la carta della banca, rinviando la questione della patente di guida a un indefinito momento migliore (cioè a quando avrei avuto più tempo e soldi per rifarla). Dopo un mese esatto avevo ricevuto una lettera cartacea, tramite la quale il Comune mi avvisava del ritrovamento del mio portafogli con tutti i documenti (ma, naturalmente, senza i contanti). Di conseguenza, ho dovuto pagare appena 5 euri per la custodia degli oggetti. Limitandomi ad aspettare ho risolto il problema.

Se vi interessa pure l’aspetto sociologico della vicenda, leggete pure la continuazione.
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