La popolarità del browser Chrome (56,5% degli utenti dell’internet) mi è veramente poco chiara: se trascuriamo il fattore della velocità, è più scarso pure dell’Internet Explorer.
Nonostante ciò, mi riempie di gioia la notizia sul prossimo miglioramento del Chrome: in esso sarà incorporato il blocco della pubblicità. Naturalmente non di tutta la pubblicità, visto che in assenza di essa lo stesso Google (produttore di Chrome e allo stesso tempo gestore della pubblicità contestuale) e i poveri autori dei siti come me ci perderebbero una porzione sensibile dei guadagni.
La previsione del blocco incorporato dovrebbe evitare l’installazione da parte degli utenti di altri programmi dello stesso genere e, dunque, bloccare solo la pubblicità sbagliata: qualla con i messaggi audio (io la odio non solo per la sua esistenza, ma anche per l’altissimo volume), quella che si apre nei pop-up e quella con il count-down prima della chiusura.
Da una parte sono contento, perché spero che nel futuro i visitatori del mio sito non mi privino dei guadagni solo perché sono loro ad avere paura della pubblicità sgradita.
Dall’altra parte sono «contento» per i concorrenti del Google nel settore pubblicitario: come ho già scritto, la popolarità del Chrome è inspiegabilmente alta.