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I siti muti

Molto probabilmente è capitato anche a voi di visitare qualche sito che emette dei suoni imprevisti/indesiderati nell’ambiente. La situazione diventa particolarmente divertente quando si tratta di un ambiente notturno: la mattina dopo i vostri familiari o vicini potrebbero manifestare tutta la loro gratitudine.
Come possiamo tutelarci? Lo possiamo fare installando delle giuste estensioni per il browser. Per il mio amatissimo FireFox posso consigliare l’estensione MuteTab che in un click spegne l’audio in tutti i tab (e sempre con un click lo riaccende).
Il Smart Tab Mute, invece, spegne l’audio nei tab che sono nel regime di sottofondo.
Il Mute sites by default, poi, è in grado di vietare a tutti i siti di riprodurre suoni e autorizzare a farlo solo i siti indicati dall’utente.
Per il browser Chrome – inspiegabilmente preferito da un sacco di gente – potrei consigliare l’estensione Silent Site Sound Blocker. Anche esso è capace di impostare il regime di silenzio o di sonorità per ogni sito indicato dall’utente o per tutti i siti in generale.
Il vantaggio dell’utilizzo delle estensioni consiste nel non dover spegnere l’audio del computer solo per la paura dei siti urlanti (creati dai delinquenti senza cervello).


Notizie sulla pubblicità

La popolarità del browser Chrome (56,5% degli utenti dell’internet) mi è veramente poco chiara: se trascuriamo il fattore della velocità, è più scarso pure dell’Internet Explorer.

Nonostante ciò, mi riempie di gioia la notizia sul prossimo miglioramento del Chrome: in esso sarà incorporato il blocco della pubblicità. Naturalmente non di tutta la pubblicità, visto che in assenza di essa lo stesso Google (produttore di Chrome e allo stesso tempo gestore della pubblicità contestuale) e i poveri autori dei siti come me ci perderebbero una porzione sensibile dei guadagni.

La previsione del blocco incorporato dovrebbe evitare l’installazione da parte degli utenti di altri programmi dello stesso genere e, dunque, bloccare solo la pubblicità sbagliata: qualla con i messaggi audio (io la odio non solo per la sua esistenza, ma anche per l’altissimo volume), quella che si apre nei pop-up e quella con il count-down prima della chiusura.

Da una parte sono contento, perché spero che nel futuro i visitatori del mio sito non mi privino dei guadagni solo perché sono loro ad avere paura della pubblicità sgradita.

Dall’altra parte sono «contento» per i concorrenti del Google nel settore pubblicitario: come ho già scritto, la popolarità del Chrome è inspiegabilmente alta.