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La musica del sabato

L’altro ieri, il 12 settembre, era l’ottantesimo anniversario della nascita del cantante Barry White. Un personaggio speciale (almeno per i generi musicali nei quali si era impegnato) va assolutamente ricordato in una occasione speciale come questa. I più grandi appassionati del soul, R&B e disco lo ricordano molto più spesso di me, mentre io cerco di motivarmi nello studio dei generi non esattamente preferiti anche seguendo i vari pretesti formali: per esempio, quando si avvicina qualche data particolare.
E così, ho pensato di selezionare per il post di oggi quelle due canzoni con le quali Barry White iniziò la propria carriera da cantante. Infatti, da giovanissimo si vide più come un manager musicale che come un cantante. Ma nel 1973 scrisse due canzoni da affidare a una voce maschile, iniziò a cercare il candidato adatto e finì a essere convinto (dalla propria «guida spirituale») che quelle canzoni fossero in realtà ideali proprio per lui. Di conseguenza, proprio da quelle due canzoni iniziò la vera, seria e «sistematica» carriera da cantante di Barry White.
Insomma, la prima canzone di oggi è la «I’ve Got So Much To Give» (inclusa nell’album omonimo del 1973):

E la seconda canzone di Barry White scelta per oggi è la «I’m Gonna Love You Just A Little More», Baby" (sempre dall’album «I’ve Got So Much To Give» del 1973):

Può andare bene come un post commemorativo / di auguri? Forse sì…


La musica del sabato

Mi sono accorto – non senza un aiuto esterno – di non avere mai postato alcuna canzone di Barry White. In effetti, cantava nei generi che mi capita di ascoltare molto raramente. Però era stato uno degli esponenti più notevoli di quei generi, dunque merita di essere conosciuto e ricordato.
In questo post inserisco due dei suoi brani più famosi.
La prima canzone di Barry White selezionata per oggi è la «You’re the First, the Last, My Everything» (dall’album «Can’t Get Enough» del 1974):

La seconda canzone scelta per oggi è la «Can’t Get Enough of Your Love, Babe» (sempre dall’album «Can’t Get Enough» del 1974):

Bene, un altro debito storico in meno.