L’archivio del tag «bambini»

Preparare i bambini alla vita adulta

Ieri, il 1° giugno, era una delle versioni della Giornata internazionale dei bambini (quella proclamata nel 1925 a Ginevra). A Mosca, quest’anno, quella Giornata è stata festeggiata particolarmente bene… No, non si è deciso di non bombardare più le zone di uno Stato vicino dove vivono pure i bambini. Ma, per esempio, nel parco Vorontsovsky della città la polizia russa ha esposto al pubblico l’attrezzatura utilizzata per disperdere i manifestanti: i camion per il trasporto delle persone fermate e le altre cose simili. I bambini hanno così potuto familiarizzare con ciò che li aspetta tra qualche anno.

L’istruzione viene prima di tutto!


La demografia globalizzata

Le ricerche demografiche dimostrano che fino al 1800 più di un terzo dei bambini nel mondo non raggiungeva l’età dei cinque anni. E in molti Paesi non raggiungeva tale età la metà dei bambini. Mediamente, allo stato del 1800 ogni donna aveva tra 5 e 7 figli, 2 o 3 dei quali morivano presto. Ed era una normalità (almeno dal punto di vista statistico).

Per il 1950 la situazione era cambiata radicalmente, ma solo nei Paesi sviluppati. La mortalità infantile si era ridotta di dieci volte, fino al 5%. La quantità dei figli era scesa Continuare la lettura di questo post »


Un asilo blockchain

Il video di oggi è stratto da un notiziario russo. Guardatelo bene – ci sono i sottotitoli in inglese – e sforzatevi a non piangere come ho fatto io, ahahahaha


C’è speranza per tutti

Non mi piace quando una notizia sparisce nel nulla prima di giungere alla sua naturale conclusione. Quindi oggi riprendiamo una delle vecchie notizie.
Nel 2012 in Russia fu approvata una legge, con la quale venne vietata l’adozione degli orfani russi da parte dei cittadini statunitensi. Chi non sa o non si ricorda di cosa si tratta, può rileggere il mio vecchio post sull’argomento.
A tutti gli altri segnalo l’odierna sentenza della CEDU (Corte europea dei diritti dell’uomo), la quale si è espressa a favore dei 45 ricorrenti americani. I 45, «A. H. and others», nel 2012 si videro rifiutare il completamento del processo di adozione degli orfani scelti nonostante il processo burocratico iniziato già tempo prima. Presentando il ricorso, hanno tralatro lamentato la discriminazione per motivi nazionali. La Corte ha riconosciuto il fatto della discriminazione.
Si tratta di una delle pochissime situazioni in cui una questione di diritti umani non mi fa schifo.
Chi ha tempo e voglia, si legga pure la sentenza.


Dormire come un missile

Molto probabilmente alcuni di voi hanno già letto di questo mobile da poco in commercio in Russia:

È un letto per bambini e il suo nome ufficiale è «Letto — sistema missilistico BUK». Costa 10.000 rubli (circa 130 euro secondo il tasso di cambio odierno) ed è disponibile in due modelli: S (80×140 cm) e M (80×160 cm). Se volte il link, eccolo.

In questo momento non ho l’intenzione di giudicare il vanto per l’aver abbattuto un aereo civile con 298 persone a bordo o la militarizzazione della vita dei bambini. Voglio raccontarvi che queste manifestazioni non si sono materializzate ieri.

Già da diversi anni alla parata del Giorno della Vittoria (9 maggio) si possono osservare i bambini vestiti in questo modo:
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Il problema del carrello ferroviario

Nella etica esiste il problema chiamato «del carrello ferroviario»: a una persona viene proposto di decidere se investire cinque persone stese sui binari o svoltare su un binario di riserva dove è stesa una persona sola. Il professore di psicologia E. J. Masicampo ha deciso di proporre tale problema al proprio figlio di due anni. Ecco il risultato:

Bravo bambino! Nel risolvere un qualsiasi problema bisogna sempre cercare di massimizzare il risultato.

P.S.: chi ha un figlio piccolo, provi a proporgli il problema di cui sopra. Sono curioso di sapere il risultato!


Abbiamo fallito

Cari lettori, ho una brutta notizia da comunicarvi: siamo tutti degli sfigati.

Lo siamo perché da piccoli avemmo dei giocattoli da sfigati. Lo siamo perché nel corso della vita non abbiamo realizzato le nostre migliori fantasie infantili. Mentre la bambina di nome Sophie, 4 anni, è l’unica bambina veramente fortunata su questo pianeta (guardate il video). Spero che per Natale le regalino un aereo.

P.S. E ora facciamo pure una nota seria. E’ veramente interessante l’idea di spingersi fino a questo punto nell’affidare le prove a una persona con pochi vincoli mentali. Una persona della mia età e del pur modesto background culturale, per esempio, avrebbe avuto una certa «pietà» per il veicolo testato. Di conseguenza, sul campo dei crash-test seri i bambini battono gli adulti.