L’archivio del tag «aspirapolvere»

Le ricerche degli interessati

L’azienda britannica Dyson (nota al largo pubblico prevalentemente per gli aspirapolvere, asciugamani e ventilatori) ha pubblicato i risultati della propria ricerca annuale sulla polvere. Nell’ambito di quella ricerca vengono costantemente studiate le abitudini delle persone legate alle pulizie delle proprie abitazioni.
In particolare, la Dyson ha rilevato che nel 2021 il 95% degli intervistati ha fatto le pulizie con la stessa o maggiore frequenza dell’anno precedente, ma il 44% è motivato a fare le pulizie solo se lo sporco e/o la polvere in casa sono visibili a occhio nudo. Nella ricerca annuale precedente la seconda risposta era stata data solo dal 33% degli intervistati. Fino a questo punto non vedo alcunché di interessante (in effetti, la gente passa molto più tempo a casa), tranne il fatto che avrei potuto aspettarmi una percentuale sensibilmente più alta.
I risultati più strani sono altri: nella ricerca si pone una certa attenzione sul fatto che il 72% non usa l’aspirapolvere per i materassi e il 90% non la usa per le finestre.
Per me sono dei «risultati» strani perché non riesco a immaginare una persona mentalmente sana che decida di disfare il letto per pulire il materasso con l’aspirapolvere. Come fa la polvere a raggiungere il materasso sempre coperto da più strati di tessuto? Non diventerà più sporco di prima dopo il passaggio con l’aspirapolvere? Boh…
Non riesco a immaginare nemmeno una persona mentalmente sana che possa proporre una domanda del genere agli intervistati, ma gli interessi economici del produttore degli aspirapolvere qualcosa spiegano.


Esistono le persone convinte che sia molto facile evitare gli scarichi di polvere in aria durante la trapanatura delle pareti: basterebbe avvicinare il tubo dell’aspirapolvere acceso alla punta del trapano. E poi esistono le persone (forse la maggioranza) che usano l’aspirapolvere dopo la fine dei lavori.
Qualche tempo fa ho scoperto che entrambe le categorie di persone sbagliano. Di conseguenza, sbagliavo pure io.
La polvere di cemento, di calcestruzzo e di mattoni è molto sottile, quindi una certa quantità di essa oltrepassa tutti i filtri e finisce direttamente nel motore dell’aspirapolvere. Intasando inevitabilmente i cuscinetti, la polvere fa morire l’elettrodomestico. La tipologia dell’aspirapolvere domestico non ha alcuna importanza: la suddetta polvere passa ogni tipo di filtro, compresi i sacchetti di carta o di tessuto.
Provate a vedere la documentazione del vostro aspirapolvere. Al 99,99% troverete una nota, più meno chiara, secondo la quale la garanzia non si applica più se esso è stato utilizzato per raccogliere la polvere edilizia.
Non avendo mai prestato attenzione a quel genere di avvisi, non lo sapevo (ma ora capisco il perché della morte di almeno un esemplare). E l’ho scoperto relativamente poco fa grazie al post di un amico tecnico, il quale ricorda l’opportunità di utilizzare gli aspirapolvere speciali per l’edilizia. Io, da parte mia, aggiungerei che in realtà si potrebbe anche usarne uno vecchio normale (che ormai è prossimo alla morte naturale) oppure uno nuovo a basso costo (per la morte del quale non si piangerebbe troppo).
Sul manuale del vostro aspirapolvere, probabilmente, si dice poco sull’argomento:

Mentre le condizioni di garanzia sono già un po’ più chiare:

Spero che sia una informazione utile a qualcuno.