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Si può chiamarla pazienza?

Lo shetland (è una razza di pony) di nome Simon sta manifestando una pazienza incredibile mentre una gazza sta cercando di staccargli un capello della coda:

Ho sempre pensato che una passività del genere sia tipica solo agli asini… E invece no:

Ora ho uno stereotipo in meno almeno sul mondo degli animali.


Una soluzione tecnologica

Viviamo in un mondo sempre più strano. Nei giorni scorsi ho scoperto che su YouTube esistono dei video creati solo (e appositamente) per i gatti. Il video con il quale è avvenuta la scoperta dura quasi due ore e mezzo e mostra delle linee che si muovono come se fossero delle corde. Se qualcuno avesse la necessità di impegnare il proprio gatto in una attività autonoma per un po’ di tempo ed è pronto a «scarificare» uno schermo, si serva pure:

Dicono che funziona:


Sul relativo canale di YouTube, intanto, non è l’unico video per i gatti.


La pace e la tranquillità

Esistono diversi modi di raggiungere la pace e la tranquillità (ma pure la serenità). Qualcuno, per esempio, compra (o adotta) un animale domestico. Qualcun altro suona uno strumento musicale. Esistono tantissimi modi diversi…

P.S.: a me piacciono gli animali, ma solo fino al momento in cui diventano domestici.


La gare canini

Il commentatore sportivo della BBC Andrew Cotter non ha alcun impegno lavorativo in questo periodo. Di conseguenza, si annoia un po’ (come tutti noi).
Quindi per non perdere la forma ha deciso di commentare le competizioni vitali dei suoi labrador Olive e Mabel. Si tratta di gare cariche di tensione, a volte vinte all’ultimo secondo:

Alcune gare, purtroppo, vengono vinte non dallo sportivo migliore, ma da quello favorito dalla consegna anticipata dell’attrezzo:


La convenienza degli animali

Nella mia testa si sono accumulati alcuni pensieri che vanno stoccati da qualche parte. Provo a utilizzare a tale fine i vostri monitor e, forse, i cervelli.
Anche i tempi di crisi offrono delle buone opportunità di guadagno. Per esempio: qualcuno ha già pensato di creare il servizio di «dog sharing»? Mi risulta che ci siano molte persone sprovviste di un cane proprio ma disposte a pagare per evadere il regime di quarantena almeno in una misura ridotta quale il portare a spasso un animale nei pressi della propria abitazione. Statisticamente, in ogni condominio c’è almeno un cane: può essere «noleggiato» a turno da tutti i vicini desiderosi e abbienti. Perché, in effetti, nessun poliziotto o carabiniere può controllare quanto tempo passa un cane per strada e/o impedire ai non proprietari di portarlo in giro.
Qualche giorno fa mi sono ricordato di un vicino di casa, osservato quotidianamente ai tempi dell’infanzia, che portava a spasso con un guinzaglio il proprio gatto. La scena mi faceva sempre divertire per la sua singolarità… Però al giorno d’oggi mi rendo conto che si tratta di un suggerimento molto anticipato di un trucco preziosissimo da utilizzare nelle condizioni di una quarantena. Infatti, l’insieme degli animali domestici non è limitato ai soli cani. Quindi sfruttate pure quegli egoisti pelosi per uscire di casa. Ma pure pappagalli, conigli, serpenti etc.

Nel frattempo, con l’inizio della quarantena in Russia moltissime persone hanno prontamente individuato una via di fuga alternativa, andando a registrarsi come tassisti e «corrieri» addetti alla consegna del cibo dei ristoranti. Non sono riuscito a capire se anche in Italia si sia registrato un fenomeno del genere.


Deep sea

È curioso il progetto Deep Sea. Scrollando verso il basso, ci immergiamo sempre più nel mare incontrando le creature che vivono a quelle profondità. Oltre ai nomi e ai metri di profondità, periodicamente vengono indicate alcune altre informazioni.

Non male direi.


Inferno e paradiso

I teologi sprecano il tempo prezioso a discutere delle cose noiosissime. Una domanda veramente curiosa ce l’ho io.
I gatti vanno all’inferno o al paradiso? E i cani? I cammelli? I pesci? I ricci comuni? I batteri?
Una zanzara va all’inferno se è stata ammazzata mentre succhiava il sangue? O, se è stata ammazzata mentre seduta su una parete, va al paradiso?
Se l’inferno e il paradiso esistessero solo per gli umani, significa che gli animali, gli insetti, i pesci, i funghi e i virus non ci vanno? Significa che in quei luoghi sono del tutto assenti?


Come e perché

È arrivato il momento di sollevare due domande importantissime nella rubrica domenicale:
1. Perché i video più psichedelici saltano fuori solo durante le ricerche notturne (come se fossero dei vampiri)?
2. Quali sostanze bisogna assumere per creare dei video come quello che segue?


I pericoli professionali

Fare il giornalista è sempre pericoloso, indipendentemente dagli argomenti di cui ti occupi, dalla zona in cui vieni inviato e dalla testata per la quale lavori. Lo dimostra la recente esperienza del giornalista greco Lazos Mantikos (canale ANT 1).

Meno male che hanno fatto anche i sottotitoli in inglese.


Il morbo della mucca futuristica

In una fattoria vicino a Ramenskoe (una cittadina della provincia di Mosca) è stata testata con successo una innovazione interessante e divertente. Gli ingegneri e i veterinari hanno fatto provare gli occhiali di realtà virtuale alle mucche:

L’obiettivo della innovazione è quello di far sentire le mucche «più felici e rilassate» – mostrando a loro un campo verde estivo tutto l’anno – al fine di aumentare la produzione del latte. I risultati del test avrebbero mostrato «il miglioramento dell’umore della intera mandria».

E io spero che queste immagini abbiano migliorato il vostro umore nel mezzo della giornata piovosa.
P.S.: dovrei impegnarmi nel portare questa innovazione in Italia. Sarei curioso di vedere anche la reazione degli umani.