L’archivio del 2025 год

Nemmeno i rappresentanti del Sud Africa lo hanno picchiato per i fake:

Bisognerebbe fare i complimenti a tutta la delegazione sudafricana che ha saputo contenersi, ma, allo stesso tempo, non abbiamo più nessuno in chi sperare.


La musica del sabato

La puntata odierna della «musica del sabato» è dedicata alla mia recentissima scoperta: il gruppo canadese electro jazz Four80East. La loro formazione era iniziata nel 1997 e ha avuto fasi diverse, direi che sono arrivati in un buon punto…
Ora posto due esempi della loro musica.
Il primo brano selezionato per oggi è il «Sweet Tooth»:

Il secondo brano che ho scelto è il «Last Flight to LA»:

Non male.


Se anche a voi è capitato di sentire qualcosa della uccisione – avvenuta in Spagna il 21 maggio – del giurista ucraino Andriy Portnov (ex deputato della Verkhovna Rada e collaboratore del presidente Viktor Yanukovych), potete seguire questo link per capire un po’ meglio chi fosse e per quali motivo era un personaggio noto in una certa area dell’ex URSS.
Segnalo quell’articolo anche perché i media occidentali, molto spesso, sono costretti loro stessi ad andare a scoprire il significato della notizia solo nel momento in cui è nata. Per loro è normale perché l’argomento non rientra nell’insieme dei loro interessi quotidiani, ma, allo stesso tempo, i tempi tecnici ridotti non consentono di approfondire come si deve…


In Corea del Nord, davanti agli occhi di Kim Jong-un, il nuovissimo cacciatorpediniere è andato a fondo durante il varo, si è «bucato» e si è ribaltato su un lato. Gli esperti sudcoreani ritengono che il cacciatorpediniere in questione sia stato probabilmente costruito con l’aiuto della Russia: questo spiegherebbe molte cose…
Certo, un cacciatorpediniere è una nave molto piccola: la dichiarazione della TV coreana indica che il dislocamento di quella nordcoreana appena persa era di sole cinquemila tonnellate (nel mondo ci sono diversi yacht dei vari super-ricchi che sono molto più grandi). Ma doveva comunque essere la nave più grande della marina nordcoreana.
La domanda più logica che potrebbe venirvi in mente, invece, è: perché, improvvisamente, ho deciso di scrivere di una nave nordcoreana?
Ho deciso di farlo non solo per la presunta partecipazione dello Stato russo nella sua costruzione, manche perché sono contento per l’incrociatore «Moskva»: finalmente si sentirà meno solo!


Perché ha chiesto Sumy

Ieri Pavel Zolotariov, il capo del distretto di Glushkovsky nella regione russa di Kursk, ha dichiarato durante un incontro con Putin che la città ucraina di Sumy dovrebbe essere annessa al territorio russo. In tal ha risposto alla domanda di Putin di quanti chilometri le Forze Armate ucraine dovrebbero essere allontanate dal confine: «Non possiamo vivere come in una penisola. Dovremmo essere di più. Almeno a Sumy. Io penso di sì. E con Lei come comandante in capo, vinceremo».
Di fronte a una notizia del genere è importante ricordare che le dichiarazioni come quella appena citata non si fanno per iniziativa propria, ma seguendo uno scenario ricevuto dall’alto (spesso da qualche edificio che si trova dietro un recinto in mattoni rossi). Circa il perché della dichiarazione ci possono essere diverse opzioni: o Putin vuole apparire – all’estero, ovviamente – meno aggressivo di alcuni altri funzionari russi, oppure vuole fare finta di seguire il volere del popolo nelle proprie azioni future. In questo momento storico preciso la seconda opzione mi sembra un po’ più probabile: perché nel corso delle «trattative» in Turchia (delle quali Trump si è già dimenticato perché ha detto che ora possono iniziare) la delegazione russa non ha fatto alcun tentativo di trasmettere la presunta tendenza di Putin alla pace o, almeno, a un rallentamento degli attacchi militari in Ucraina.
Se nei prossimi giorni o settimane si intensificheranno i combattimenti nella zona di Sumy, io non mi stupirò.


Una idea geniale

La notizia è di cinque giorni fa, ma io l’ho letta solo ieri sera:

Le autorità della Repubblica Popolare di Donetsk stanno valutando la possibilità di preservare i quartieri distrutti della città per conservare la memoria delle tragiche conseguenze degli attacchi dell’esercito ucraino, ha dichiarato il capo della Repubblica, Denys Pushilin, ai giornalisti a margine del 16° Forum economico internazionale «Russia – Mondo islamico: KazanForum».
È stato sottolineato che in futuro questi territori saranno mostrati ai turisti: seguendo l’esempio di Volgograd [Stalingrad per un certo periodo della storia sovietica], che allo stesso modo ha conservato la memoria dei difensori di Stalingrado.
«Molte persone sentono tutto ciò che è collegato, anche con gli insediamenti eroici, naturalmente, questo attirerà anche in futuro l’attenzione dei turisti per vedere cosa è Avdeevka, cosa è Ugledar, cosa è Artemovsk, ex Bakhmut, e altri insediamenti. E, naturalmente, abbiamo in programma di sviluppare alcuni di questi siti, come la Casa di Pavlov a Volgograd <…>, è possibile <…> un intero quartiere, solo per preservare, in modo che sia chiaro ciò che le persone hanno affrontato in diverse fasi», ha detto Pushilin.

Traducendo dal gergo della Repubblica Popolare di Donetsk alla lingua umana, riassumo: il tipo ha proposto di mostrare ai turisti gli effetti della guerra che la Russia ha portato in quei luoghi e la distruzione fatta dall’esercito russo. Effettivamente, un museo enorme del genere attirerà l’attenzione: ma non solo dei turisti.
Nemmeno i membri del futuro tribunale per l’aggressione contro l’Ucraina avrebbero avuto una idea così geniale…


Le reali convinzioni di Putin

In base alle ultime fantasie della Bloomberg, Putin sarebbe convinto che le truppe russe saranno in grado di sopprimere la difesa dell’esercito ucraino e di conquistare completamente le quattro regioni ucraine che lui vuole tanto: quelle di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhya.
Ma secondo le mie osservazioni è una interpretazione della realtà sbagliata. Putin, semplicemente, è convinto di avere più risorse della Ucraina per continuare la guerra. E in base a tutte le analisi, nella prospettiva di alcuni anni la sua convinzione è realistica. Di conseguenza, è convinto che in qualche modo gli andrà bene: mentre l’Europa mostra tutta l’indecisione possibile, mentre Trump cambia l’idea più volte al giorno e mentre l’Ucraina esaurisce le proprie risorse umane e materiali, lui (Putin) o conquista qualche chilometro quadrato in più o, almeno, resiste meglio. Rimane, dunque, in una posizione dominante, mantiene la possibilità di sabotare le trattative e di avanzare le pretese impossibili.
E poi, ricordiamoci che l’obiettivo della guerra di Putin non sono i territori. Ottenuti alcuni territori ucraini ora, non smetterà di fare la guerra per sempre.


Le mosse diplomatiche sicure

Donald Trump, in vista della telefonata di oggi con Putin, aveva postato sabato questa immagine:

E subito dopo ha scritto:

Putin non usa l’internet, non sappiamo se gli verrà la prima delle immagini di questo post e, in ogni caso, potrebbe non essere condizionato proprio da essa. Ma, in ogni caso, racconterà a Trump delle proprie solite impossibili pretese nei confronti della Ucraina. Trump, a sua volta, racconterà di quelle pretese a Zelensky (come se Zelensky non le conoscesse). Zelensky dirà verso quale destinazione deve procedere Putin con le sue pretese. A quel punto Trump dirà di avere fatto tutto il possibile e tornerà a giocare a golf.
Ma forse prima posterà un’altra immagine:

Pure Trump rischia di diventare prevedibile. Che delusione…


Che bel documentario!

Ho scoperto che sul canale «MRIIA AI» pubblicano dei documentari di qualità realmente alta:

Dal nome del canale si potrebbe logicamente ipotizzare che per la creazione del video sia stato utilizzato qualche modello dell’AI. Colgo l’occasione per sottolineare che quando uno strumento è utilizzato bene, è uno strumento legittimo!


La musica del sabato

Non si sa di preciso quando (e dove) Mozart compose la sua sonata per pianoforte n. 11 in La maggiore. Gli storici della musica si dividono tra le opzioni di Salisburgo, Vienna e Parigi, ma concordano sull’anno più probabile: il 1783. Mentre agli ascoltatori semplici la sonata è conosciuta prevalentemente per il suo terzo movimento, il rondò «alla turca».
Ma io, ovviamente, posto la sonata intera:

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