L’archivio del 19 Dicembre 2025

La Reuters riporta: il Dipartimento di Stato americano ha annunciato la più grande vendita di armi mai fatta alla Repubblica Cinese (Taiwan) per un valore di 11,1 miliardi di dollari. La fornitura comprende 82 sistemi missilistici altamente mobili HIMARS e 420 sistemi missilistici tattici ATACMS per un valore complessivo di oltre 4 miliardi di dollari, 60 obici semoventi e attrezzature correlate per lo stesso importo, droni da ricognizione Altius e componenti per un altro tipo di UAV per un valore di 1 miliardo di dollari, nonché sistemi missilistici anticarro portatili Javelin e TOW per un valore di oltre 700 milioni di dollari, pezzi di ricambio per elicotteri per un valore di 96 milioni di dollari e kit per l’ammodernamento dei missili Harpoon per un valore di 91 milioni di dollari. Potete facilmente trovare voi stessi informazioni più dettagliate.
Da parte mia, vorrei solo sottolineare che tutto ciò mi sembra corretto, ragionevole e in linea con i timori realistici per il destino di Taiwan. Ma sorge spontanea una domanda banale: perché il noto amante degli accordi (deal) non cerca di concludere un accordo simile con l’UE? In quest’ultimo caso, infatti, l’importo potrebbe essere più alto e il desiderio dell’acquirente è stato dichiarato da tempo… Spera forse in un accordo più vantaggioso con Putin? Ma Putin vuole non solo comprare, ma anche vendere, e non ha moltissimi soldi a disposizione.
Il grande amante degli accordi da qualche parte ha sbagliato di nuovo.