14/12/2025 alle 14:00
Ieri in Bielorussia sono stati liberati 123 prigionieri politici, tra cui i leader delle proteste del 2020 (cioè delle proteste per il non riconoscimento della vittoria della Tikhanoskaya alle elezioni presidenziali). Alexander Lukashenko ha preso questa decisione nell’ambito degli accordi con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e su sua richiesta, «in relazione alla revoca delle sanzioni illegali contro l’industria del potassio». Io, semplicemente, sono contento per questa notizia.
Anche se capisco che in Bielorussia di Lukashenko – come nella Russia di Putin – le scorte dei prigionieri politici si rinnovano molto facilmente in base alle necessità del momento. A volte sono una merce di scambio buona.



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