L’archivio del 11 Dicembre 2025

Il monumento a un americano

The Insider riferisce che nella scuola n. 115 di Donetsk sono stati inaugurati monumenti dedicati a due partecipanti alla «operazione militare speciale»: il caporale Ivan Kokovin e il soldato semplice Michael Gloss (nella foto, il suo monumento è a destra). Kokovin ha partecipato all’assalto alla città, mentre non sono state fornite precisazioni su Gloss.

La madre di Michael Gloss, Julian Gallina, ricopre la carica di vicedirettrice della CIA, mentre il padre, Larry Gloss, veterano della Marina degli Stati Uniti, è a capo della Security Information Systems, una società che sviluppa software, anche per il Pentagono. Michael Gloss è entrato nell’esercito russo nel 2023 dopo diversi mesi di viaggi. Come stabilito dai giornalisti di «Important Stories», ha lasciato gli Stati Uniti non più tardi dell’inverno del 2023, abbandonando gli studi universitari. Inizialmente ha vissuto in Italia, poi si è recato in Israele, da dove è stato espulso. Successivamente ha trascorso alcuni mesi in Turchia. Secondo i giornalisti, nel 2023 ha firmato un contratto con il Ministero della «Difesa» russo e successivamente si è ritrovato al fronte come membro delle forze aviotrasportate russe.
Immagino quanto siano «felici» ora i genitori di Michael Gloss: le «gesta» del loro figlio dalla parte del male sono ora ricordate non solo dagli archivi dei media, ma anche da una grande statua di bronzo. Un solo pensiero dovrebbe confortarli: tutti questi monumenti agli invasori, agli assassini, agli stupratori e ai saccheggiatori saranno abbattuti non appena sarà ripristinato il normale ordine delle cose. E nessuno farà un processo – purtroppo o per fortuna – ai soldati semplici uccisi, qualunque sia l’esito della guerra.