L’archivio del 17 Luglio 2025

I fondi per le armi

Il Politico scrive che la Francia e l’Italia non intendono aderire all’iniziativa di pagare le armi statunitensi all’Ucraina: la Francia preferisce investire nella industria militare nazionale, mentre l’Italia sostiene di non avere abbastanza risorse.
Presumo che anche Macron sia capace di investire in qualcosa di più bello, ma proprio la Francia ha poco fa presentato un «Programma strategico nazionale» aggiornato che indica un aumento dei rischi di escalation militare in Europa entro il 2030. In qualità di una grande fonte del pericolo in quel programma viene indicato lo Stato russo.
Questa è l’occasione per ripetere ancora una volta che Macron è stato il primo nell’UE a iniziare di parlare del vero pericolo di guerra (perché la guerra in Ucraina non è una questione dei territori da controllare), mentre tanti altri continuano ancora a sperare che li difenda qualcun altro nel caso dell’attacco. Non so se sia più triste vedere uno che ha investito inutilmente (qualora fortunato) o che ha detto – sempre lui – «avevo ragione» (qualora non abbia fatto un tubo, ma è stato comunque fortunato).
«Grazie» a Putin per questi dubbi.