Il 17 aprile, in occasione di un incontro a Parigi con i rappresentanti ucraini ed europei, la delegazione statunitense guidata dal Segretario di Stato Marco Rubio aveva presentato il proprio piano per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Il piano sarebbe stato «valido» fino al 23 aprile, i suoi punti principali sarebbero i seguenti:
– gli Stati Uniti riconoscono la Crimea come russa;
– tutti i territori occupati dall’esercito russo a partire dal febbraio 2022, ad eccezione di una piccola parte della regione di Kharkiv, rimangono sotto il controllo russo, ma senza il riconoscimento internazionale dell’annessione; ciò include la maggior parte della regione di Luhansk e parti delle regioni di Donetsk, Zaporizhzhya e Kherson;
– la promessa che l’Ucraina non diventerà membro della NATO; la sua adesione all’Unione Europea rimane una questione aperta;
– la revoca di tutte le sanzioni imposte alla Russia dall’inizio del conflitto in Ucraina orientale nel 2014;
– l’intensificazione delle relazioni economiche tra gli Stati Uniti e la Russia;
– un gruppo di Paesi europei garantisce la sicurezza dell’Ucraina; le garanzie statunitensi non sono menzionate;
– assistenza alla ricostruzione postbellica dell’Ucraina (non viene specificato con quali fondi);
– la centrale nucleare di Zaporizhzhya rimarrà all’Ucraina, ma sotto la gestione degli Stati Uniti, e fornirà elettricità sia all’Ucraina che alla Russia;
– l’Ucraina firmerà un accordo sui «minerali» con gli Stati Uniti.
In sintesi: in base questo piano – a quanto pare, resterà solo sulla carta – l’Ucraina dovrebbe arrendersi, Putin dovrebbe ottenere tutto quello che vuole in questo momento storico, gli USA non hanno alcun impegno ma prendono tutto quello possono dalla Ucraina, mentre la sfigata Europa deve garantire tutto a tutti.
A questo punto io ho solo due domande.
La domanda retorica: l’Ucraina avrebbe accettato un piano del genere? (Non chiedo se esiste almeno una persona convinta della risposta positiva).
La domanda letteraria: in quale città è stato scritto questo piano? Secondo me è stato scritto a Mosca e poi portato a uno degli incontri tra la delegazione americana e la delegazione russa: al termine dell’incontro i rappresentati delle due parti hanno preso dal tavolo le cartelle sbagliate e ora spacciano il loro contenuto per il proprio avendo paura di ammettere lo sbaglio… Si potrebbe scriverne un bel racconto di fantascienza politica!
L’archivio del 24 Aprile 2025
24/04/2025 alle 13:25