Il Presidente ucraino Vladimir Zelensky ha dichiarato che le Forze armate ucraine hanno catturato due cittadini cinesi che combattevano tra le fila dell’esercito russo. Secondo Zelensky, la cattura è avvenuta nel territorio della regione di Donetsk: «Ci sono documenti di questi prigionieri, carte bancarie, dati personali». Sempre secondo Zelensky, Kiev è a conoscenza del fatto che anche altri cittadini cinesi combattono in altre unità dell’esercito russo; queste informazioni sono in corso di verifica.
Per Zelensky, il coinvolgimento dei militari cinesi nella guerra da parte della Russia «direttamente o indirettamente» dimostra che Putin «ha intenzione di fare tutto tranne che porre fine alla guerra». Mentre per me è una logica un po’ strana: sospetto, invece, che la forza umana è per ora la risorsa più disponibile dell’esercito russo e, dunque, la partecipazione dei militari cinesi (che sicuramente costerebbero molto più di quelli nordcoreani) non avviene per l’iniziativa putiniana. Per pura logica i militari cinesi potrebbero essere presenti sul fronte da diverso tempo e con l’obiettivo di aggiornare le proprie conoscenze sulla conduzione delle guerre moderne. Perché la Cina (in realtà un po’ come la Corea) potrebbe pianificare delle proprie guerre in futuro, ma non ha molte occasioni per «allenare» almeno una parte dei propri ufficiali e militari già oggi.
Boh, vedremo.
L’archivio del 9 Aprile 2025
09/04/2025 alle 13:25