Il sabato 19 ottobre i bambini dell’asilo n. 38 «Raduga» del villaggio di Rassvet (nella regione di Rostov) hanno visitato una delle unità militari del Distretto militare meridionale russo. I bambini sono stati iscritti nell’organizzazione militare-patriottica «Junarmia» (le autorità russe coinvolgono regolarmente i bambini in una campagna a favore della invasione su larga scala della Ucraina, anche tramite la promozione di quella organizzazione «l’Esercito giovane»). Come riportato dalla sezione regionale di «Junarmia», uno dei militari, il sergente maggiore Roman K., ha regalato ai bambini un diorama «La liberazione della città di Bakhmut», da lui stesso realizzato. Il diorama mostra case residenziali distrutte durante l’offensiva russa sulla città, veicoli militari con la lettera «Z» e uomini armati.
Ora sono preoccupato non solo per i bambini, ma anche per la sorte del sergente maggiore Roman K.. Verrà accusato di avere diffuso un fake sull’operato dell’esercito russo? Finirà in carcere per almeno otto anni come capita ai civili russi contrari alla guerra?
E, soprattutto, eviterà in tal modo la sorte che merita?
Bisogna fare in modo che il suo caso non si perda nel torrente delle notizie.
L’archivio del 22 ottobre 2024
22/10/2024 alle 13:25