L’archivio del 12 ottobre 2024

La musica del sabato

Da qualche tempo, sui vari social mi capita periodicamente di vedere delle foto di Romany Gilmour con o senza il padre David (il famoso chitarrista dei Pink Floyd). La ragazza è quasi sempre ritratta con qualche strumento musicale… A un certo punto ho pensato: ma sarà una forma di pubblicità occulta oppure è la vera / meritata popolarità di una nuova star, la cui esistenza era sconosciuta solo a me? Tanti musicisti famosi hanno dei figli (David Gilmour ne ha addirittura otto). Tanti figli dei musicisti famosi iniziano a suonare e/o cantare pure loro. Ma ci vuole un certo impegno per farsi venire in mente qualche esempio positivo, di qualche figlio d’arte che si è dimostrato minimamente capace…
Ed ecco che, quasi per caso, sul mio schermo è comparso questo video: il brano «Between Two Points» interpretato da David e Romany Gilmour (per le persone meno pazienti: se e quando vi sentite vicini alla resa, andate al momento 3:45 del video).

Ehm… Non posso proprio dire che Romany sia una grande cantante o musicista… E, dato che ha già 22 anni, ormai non penso che possa diventarla. Però il padre si diverte a sostenerla nel suo hobby: così, la loro suddetta collaborazione musicale è entrato a far parte del quinto album da solista di David Gilmour «Luck and Strange» (del 2024).
In ogni caso, le (anche i) cantanti incapaci ci sono sempre stati, alcuni di loro diventano pure molto famosi. Mentre alcuni altri, quando fortunati, riescono a realizzarsi in qualche ambito diverso. Ovviamente, non posso sapere come andrà a Romany Gilmour. Per ora posso solo concludere il presente post con la versione originale della canzone «Between Two Points»: quella del duo dream-pop The Montgolfier Brothers che l’aveva inclusa nel proprio album di debutto «Seventeen Stars» (del 1999):

Proverò a ricordarmi di controllare se ci saranno altre versioni più fortunate della canzone in futuro.


L’articolo che segnalo questo sabato è dedicato alla storia di una singola – ma una delle tantissime – persona: la detenuta e prigioniera (in tutti i sensi) politica Irina Navalnaya. È una ragazza ucraina di 26 anni fermata (in italiano si legge rapita) dai militari russi nell’area occupata di Mariupol e accusata di preparare un attacco terroristico durante il «referendum» sull’adesione della regione alla Russia.
Non è una parente di Alexey Navalny, anche se porta lo stesso cognome (al femminile): proviene da una zona dove quel cognome è abbastanza diffuso, ma non tutti i suoi portatori sono dei parenti tra loro. Allo stesso tempo, anche grazie al cognome famoso il caso di Irina è diventato largamente noto: non so se nel breve periodo la notorietà si rivelerà un fattore positivo nel suo destino, ma, almeno, oggi ci permette di scoprire alcuni altri dettagli della storia degli ultimi anni.