Non mi ricordo se lo avevo scritto (forse sì, forse anche più di una volta), ma Putin, ogni volta che vede un problema serio che dovrebbe risolvere – o, almeno, commentare – lui, si nasconde finché il problema non si risolva «da solo». A volte, molto raramente, decide però di fare il tipo coraggioso e non si nasconde fisicamente: riduce notevolmente le apparizioni in pubblico, ma quando appare fa finta che non stia succedendo alcunché di problematico.
Quasi due settimane fa l’esercito ucraino ha iniziato il proprio intervento sul territorio russo. Putin ha preteso che tutti chiamassero quella invasione esclusivamente con l’espressione «situazione straordinaria», ha ordinato di dare 10.000 rubli (poco più di cento euro) a ogni profugo russo che è scappato perdendo tutto, ha detto che il Ministero della «Difesa» deve risolvere al più presto la «situazione»… E poi basta, durante le rare apparizioni seguenti si occupato di altro: si incontrato con un esponente del Hamas, ha fatto qualche riunione dove ha parlato male dei cattivi anglosassoni e bene della presunta superiorità tecnologica militare russa… Ieri sera, addirittura si è recato a Baku con una visita di Stato di due giorni per parlare con il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev «delle questioni di attualità della politica regionale e internazionale, in particolare sul tema dell’insediamento azero-armeno».
La ex cancelliera Angela Merkel ha fatto diversi errori nei rapporti con la Russia putiniana, ma almeno una conclusione è ancora molto attuale: Putin vive in un mondo alternativo.
L’archivio del 19 Agosto 2024
19/08/2024 alle 13:25