Ieri, sei mesi dopo la morte di Alexey Navalny, la sua vedova Yulia ha ricevuto una sentenza che rifiuta l’apertura di un caso penale. Il documento è stato firmato dall’investigatore Alexander Varapaev: proprio quello che si era rifiutato di consegnare il corpo di Alexey alla sua madre aveva preteso che il funerale si svolgesse in segreto.
Il documento ricevuto da Yulia Navalnaya afferma che la causa del decesso sarebbe una malattia combinata e che la morte avrebbe un «carattere aritmogeno». La pressione sanguigna di Navalny sarebbe aumentata, innescando ulteriori processi che hanno portato alla sua morte. La pressione sanguigna sarebbe aumentata perché, come si legge nella sentenza, il politico soffriva di ipertensione arteriosa, che aveva già causato danni ai vasi sanguigni e agli organi.
Inoltre, il documento afferma che Navalny avrebbe avuto malattie e condizioni di comorbidità:
– pancreatite cronica
– colecistite cronica
– gastroduodenite cronica
– epatite cronica con cisti nei lobi destro e sinistro del fegato;
– osteocondrosi della colonna vertebrale lombosacrale;
– ernia del disco intervertebrale;
– protrusione posteriore del disco intervertebrale;
– sindrome radicolare;
– encefalopatia;
– sialoadenosi; sialoadenite;
– ghiandola del timo persistente;
– iperplasia prostatica benigna;
– presenza di Staphylococcus aureus e parvovirus nella trachea;
– presenza di herpes virus in entrambi i polmoni;
– presenza di herpes virus e parvovirus nella milza.
Più o meno tutte le cose elencate, come dicono i medici indipendenti dallo Stato russo, potevano e dovevano essere scoperte mentre Navalny era ancora in vita, nel corso dei vari controlli medici previsti dai regolamenti nelle varie fasi della sua vita carceraria (trasferimenti da un carcere all’altro o trasferimenti da un regime di detenzione all’altro). E dato che la lunga lista riportata sopra «salta fuori» solo ora, è logico presumere che sia stata inventata appositamente (e non in base alla autopsia) per il comunicato ufficiale fatto arrivare ai parenti di Navalny.
Insomma, sull’assassinio di Alexey Navalny non abbiamo saputo alcunché di nuovo. Abbiamo solo ricevuto la conferma che tenteranno di nascondere tutto fino all’ultimo.
L’archivio del 16 agosto 2024
16/08/2024 alle 13:25