I Paesi dell’Unione Europea hanno finalmente raggiunto un accordo su una tranche di 1,4 miliardi di euro di profitti derivanti dai beni congelati della Banca Centrale Russa, che l’Ucraina riceverà a luglio. Lo ha dichiarato Josep Borrell in una conferenza stampa dopo una riunione dei ministri degli Esteri dell’UE.
Di questa forma di aiuto finanziario alla Ucraina si parlava di molti mesi, l’ultima promessa di concordarlo «a breve» che mi ricordo io era capitata verso la fine di maggio. Direi che nel contesto generale degli aiuti alla Ucraina si tratta di un ritardo molto anomalo: nel senso che è l’unico (o «quasi» l’unico) che può essere spiegato in un modo razionale. Infatti, secondo il mio autorevolissimo parere, i burocrati europei stavano aspettando la fine delle elezioni europee per essere sicuri di poter condurre la stessa politica di prima. La composizione del Parlamento europeo non è stata completamente stravolta, di conseguenza non si dovrebbe aspettare dei cambiamenti politici radicali nella composizione della Commissione. E allora si sono sentiti autorizzati a concretizzare, finalmente, quel tipo di aiuto inventato tempo fa.
Però adesso ci vuole qualche scossa per farli diventare più veloci nelle scelte future.
L’archivio del 25 giugno 2024
25/06/2024 alle 13:25