L’archivio del 29 maggio 2024

In realtà, una decisione tipica

Vladimir Zelensky ha definito come «una decisione non tanto forte» il rifiuto di Joe Biden di partecipare al cosiddetto «vertice di pace» («June 2024 Ukraine peace summit», che si terrà il 15–16 giugno in Svizzera). Secondo Zelensky, Putin applaudirà all’assenza di Biden, molto probabilmente anche con una standing ovation.
Il fatto che Putin sarà felicissimo dell’assenza di Biden è, per me, un fatto scontato. Non perché ha paura di Biden (triplo ahahahaha), ma perché riceverà ancora una volta la conferma del fatto che Biden è realmente il presidente americano più conveniente per lui (Putin). Un presidente che non fa nulla di concreto affinché le cose, non si sa mai, non vadano male (e «speriamo che tutto si risolva da solo»). In generale, Putin si accontenta della propria ragionevolezza. Chi può, lo racconti a nonno Joe poiché si rallegri: se non agli elettori, almeno al «partner autorevole» d’oltreoceano il suo comportamento è piaciuto.
Mentre Zelensky ha dimostrato una maestria diplomatica notevole, non avendo ancora detto pubblicamente nulla di quanto scritto sopra. Capisco perché per ora si senta obbligato a fare i miracoli diplomatici del genere. E, allo stesso tempo, mi sembra sempre più evidente che già a novembre (o, al massimo, a dicembre) avrà l’opportunità diplomatica di dire tutto quello che pensa su Biden. Mi dispiace per il motivo di quella opportunità, ma non mi dispiace più per la sorte di Biden.