La polizia antiterrorismo britannica ha arrestato nel centro di Londra Michael Phillips, 64 anni, residente nella città inglese di Harlow. Il tipo è accusato di aver aiutato l’intelligence russa (la polizia non ha reso noti i dettagli delle accuse, ma si è limitata a dichiarare che il caso contro Phillips non è collegato ad altre indagini).
Phillips è stato arrestato in base a una disposizione del National Security Act che consente di trattenere le persone senza un mandato se la polizia ha motivo di sospettare che siano coinvolte in «attività che comportano una minaccia da parte di una potenza straniera».
Di fronte a una notizia così minimalista possiamo interpretare l’evento solo alle nostre conoscenze generali sulla lunga storia della caccia alle spie. Le nostre (sì, spero anche le vostre) conoscenze ci dicono che una spia viene arrestata, a differenza di un criminale semplice, solo dopo essere stata osservata per lungo tempo: in modo da arrivare (senza spaventare, come succede nei brutti film) a tutta la rete per la quale lavorava. E allora è veramente positivo – un segno di rara serietà, direi – che in Italia non ne hanno ancora arrestato nemmeno una spia russa, ahahaha
L’archivio del 24 maggio 2024
24/05/2024 alle 13:25