Le elezioni presidenziali finlandesi sono state vinte – con il 51,6% dei voti – dall’ex premier Alexander Stubb. La figura del Presidente non è di importanza primaria tra le Istituzioni finlandesi, ma si tratta comunque di una personalità dello Stato importante.
Di conseguenza, sono stato contento di leggere alcune prime dichiarazioni del presidente eletto di un nuovo Stato-membro della NATO sulle questioni internazionali attuali. Per esempio, ha detto di non vedere una possibilità del «dialogo politico» con Putin mentre continua la guerra in Ucraina: «Tutti vogliamo trovare una via per la pace, ma mi sembra che al momento questa via passi solo attraverso il campo di battaglia».
I politici europei capaci di valutare realisticamente la situazione corrente sono, purtroppo, pochissimi (ma più di quelli capaci di prendere anche delle decisioni sensate), dunque non posso non esprimere la mia gioia di fronte alla comparsa di qualche nuovo (almeno per me) personaggio.
Anche se devo riconoscere che, a causa della vicinanza geografica alla Russia e ai tristi precedenti storici, i politici finlandesi sono molto più portati alla realisticità rispetto a un europeo medio.
L’archivio del 13 febbraio 2024
13/02/2024 alle 13:25