Una volta scritto del centro dell’addestramento per il pilotaggio degli F-16 destinati alla Ucraina, non potevo non mettere anche il relativo video…
Non sarà sicuramente una «super arma» capace di cambiare da sola l’andamento della guerra, ma sarà sicuramente una delle componenti importanti della vittoria.
L’archivio del 2023 год
Non so quanti dei miei lettori se ne siano accorti, ma il 20 ottobre 2023 (quasi un mese fa) è uscito il nuovo album dei The Rolling Stones: «Hackney Diamonds». Si tratta del primo album in studio con materiale originale / nuovo del gruppo dopo 18 anni e l’ultimo con il loro batterista storico Charlie Watts (morto il 24 agosto 2021). Inoltre, alla registrazione dell’album hanno partecipato alcune guest stars come, per esempio, Elton John, Paul McCartney o Stevie Wonder.
Io, personalmente, non sono un grande fan del gruppo (mi sembrano relativamente interessanti solo i loro primi due album), ma, allo stesso tempo, trovo molto positivo che i membri rimanenti dei The Rolling Stones sappiano mantenersi in forma e divertirsi con il proprio lavoro: a differenza di certi gruppi famosi che di fatto sono in crisi da qualche decennio. Nella speranza che The Rolling Stones possano essere da esempio e/o motivazione qualcuno, oggi posto due canzoni dal nuovo album.
La prima canzone che ho scelto è la «Angry»:
La seconda canzone dal nuovo album scelta per oggi è la «Mess It Up» (ed è una delle due canzoni dell’albume dove suona ancora Charlie Watts):
Ora voglio vedere se e quando riescono a fare qualcos’altro di nuovo.
Il giovedì 16 novembre l’artista pietroburghese Sasha Skochilenko è stata condannata a 7 anni di carcere per avere applicato – in primavera 2022 – degli adesivi con il contenuto anti-guerra al posto dei foglietti con i prezzi in un supermercato della catena «Perekryostok» e per le sue dichiarazioni contro la guerra. Come probabilmente sapete, in Russia gli assassini vengono spesso condannati a pene inferiori di sette anni e, ultimamente, vengono pure graziati dopo sei mesi se accettano di uccidere un po’ di ucraini nella attuale guerra putiniana.
Quindi questa volta non ho avuto molti dubbi nello scegliere un articolo da proporvi per la lettura di questo sabato: leggete il resoconto giornalistico delle udienze finali sul «caso Skochilenko».
Purtroppo, questo non è l’unico caso perverso del moderno sistema «giudiziario» russo, ma ciò non rende la sentenza meno spregevole.
Se dovesse capitare anche a voi di leggere della morte di un generale russo (tenente generale Vladimir Sviridov, ex comandante della 6a Forza aerea e dell’Armata di difesa aerea), non distraetevi:
1) non ha partecipato alla guerra in Ucraina;
2) è morto per cause ancora sconosciute, ma molto probabilmente per un incidente in casa e non per cause violente.
Allo stesso tempo ricordatevi che…
1) pochi militari russi responsabili della guerra in Ucraina avranno la fortuna di morire a casa;
2) gli ucraini sanno bene – spesso molto meglio di noi – chi, come e dove ha senso di colpire realmente.
Dunque, non perdiamo tempo a alimentare la diffusione delle notizie inventate e/o esagerate: viviamo già in una epoca abbastanza ricca di eventi.
Il martedì 14 novembre il presidente ucraino Zelensky aveva esposto per l’ennesima volta – questa volta ai giornalisti africani – due dei concetti-base:
If this is a stalemate and a frozen conflict, we must honestly say that our children will fight; or our grandchildren will fight. We have already lost a lot of people. Do we want to live like this, knowing that we will raise children who will definitely fight later?
Since Russia will come again if it is not put in its place. Be that as it may, the war must end. We want peace. Yes, this ending may be different, some may like it, some may not, but it is necessary. And it is necessary for evil to suffer. […] if Russia fulfils one point — respect for territorial integrity and the UN Charter, it will withdraw troops from our territory. This is the end of the war.
Sospetto che ai giornalisti africani non bisogna spiegarlo bene perché sanno molto meglio degli europei come funzionano le guerre. Gli europei sono fortunati ad averlo dimenticato, ma dovrebbero almeno capire che conviene fare in modo di non avere delle occasioni per ricordarlo.
Una delle grandi notizie è ancora un po’ più vicina…
In una base aerea militare vicino alla città di Feteşti, nel sud-est della Romania, è stato aperto un centro di addestramento europeo della NATO. In questo centro i piloti degli Stati-membri dell’Alleanza e i piloti ucraini saranno addestrati a pilotare i caccia F-16 forniti dai Paesi Bassi. I piloti ucraini inizieranno l’addestramento a dicembre, il corso dovrebbe durare sei mesi.
I Paesi Bassi forniranno all’Ucraina 42 aerei, alcuni dei quali saranno utilizzati solo per l’addestramento. Inoltre, pianificano di fornire gli F-16 la Danimarca (19 unità), la Norvegia (fino a 10 aerei) e il Belgio (non si sa ancora quanti aerei).
Ieri ho visto le prime foto di quel centro di addestramento. Continuare la lettura di questo post »
La rivista The Economist riporta – senza indicare la propria fonte dell’informazione – che i funzionari americani stimano le perdite delle forze armate ucraine nella guerra con la Russia in circa 190.000 militari: almeno 70.000 morti e fino a 120.000 feriti.
Supponiamo che i dati sopra riportati siano effettivamente la «stima» dei funzionari americani: le autorità ucraine non diffondono i dati ufficiali per non informare l’esercito nemico e per non demoralizzare la propria popolazione. Si potrebbe anche ipotizzare che non forniscano le statistiche ufficiali sulle perdite umane ai fornitori degli aiuti militari perché temono le fughe di notizie e/o i forti contrasti politici nei parlamenti dei Paesi aiutanti. Ma a noi, a questo punto, dovrebbe essere relativamente indifferente sapere quali fossero esattamente le fonti dei dati di cui sopra per i redattori dell’Economist: basta leggere una serie di analisti non anonimi che conosciamo e scegliere la stima che ci convince di più…
P.S.: ai geni alternativi tipo Elon Musk potrei ricordare che non è Zelensky a mandare gli ucraini a morire in guerra, ma è Putin a mandare i russi a uccidere più ucraini possibile. Ma dopo quasi due anni di guerra sarebbe uno sforzo inutile.
Il Ministero della Difesa israeliano ha firmato un accordo con la Finlandia per la fornitura del sistema di difesa missilistica David’s Sling: si tratta del primo accordo del genere con un altro Stato.
Il sistema è stato sviluppato dall’azienda israeliana Rafael in collaborazione con l’azienda statunitense Raytheon: è l’anello intermedio della difesa missilistica israeliana tra i sistemi Iron Dome e Arrow ed è in grado di intercettare missili con una gittata di lancio compresa tra 40 e 300 chilometri. Ma sicuramente conoscete delle fonti specializzate attendibili dove leggere tutti i dettagli tecnici…
Io, intanto, vi invito a indovinare il perché dell’acquisto dal punto di vista della Finlandia (nonostante il fatto che la fornitura fisica del sistema dovrebbe avvenire verso la fine degli anni ’20).
È stato varato lo yacht «Scheherazade», il cui proprietario reale, secondo i collaboratori del politico-investigatore Alexei Navalny, sarebbe Vladimir Putin. Il fatto del ritorno sull’acqua è stato comunicato in un video dal canale YouTube «eSysman SuperYachts» (un canale YouTube gestito da ex e attuali membri dell’equipaggio delle varie superyacht).
Va ricordato che all’inizio di maggio 2022, lo yacht «Scheherazade» era stato fermato nel porto italiano di Marina di Carrara, in Toscana. Le autorità italiane hanno affermato che il proprietario dello yacht era legato alle autorità russe. Se «Scheherazade» dovesse scappare – indipendentemente dal fatto che sia mai stato utilizzato o meno da Putin – sarà una cosa non bellissima.
Il compositore francese François Couperin – il cui 355-esimo compleanno era ieri, il 10 novembre – fu molto apprezzato in Francia e in Europa durante il maggior parte della propria carriera e nei primi anni dopo la morte, poi quasi totalmente dimenticato e riscoperto solo alla fine del XIX secolo. Si potrebbe dire che gli è andata molto bene perché il clavicembalo – lo strumento per il quale scrisse la maggioranza delle proprie composizioni – non è mai tornato a essere largamente di moda.
Allo stesso tempo, si può dire che Couperin compose in generi musicali diversi: la musica leggera per il clavicembalo (grazie alla quale ottenne la fama e la posizione di uno dei clavicembalisti di corte a Versailles), la musica da concerto per ensemble strumentale (per le feste reali) e la musica sacra per l’organo (un genere che gli fu molto vicino grazie alla istruzione ricevuta da ragazzo e ai primi lavori da musicista).
Nel presente post musicale mi concentrerei sulla musica leggera di Couperin, in quanto è stata essa a renderlo famoso tra i contemporanei e nel tempo.
La prima composizione di François Couperin che ho scelto per oggi è «Les Sentiments»:
La seconda composizione scelta per oggi è «Les rozeaux»:
Tornerò, molto probabilmente, ancora a François Couperin per pubblicizzare le sue composizioni di altri generi.
P.S.: quando ero piccolo, un mio vicino di casa aveva, tra i vari strumenti musicali, anche un clavicembalo. All’epoca mi sembrava uno strumento da suoni troppo buffi, dunque non riuscivo proprio ad apprezzarlo.