Probabilmente alcuni di voi si ricordano che a novembre del 2022 il Parlamento europeo aveva riconosciuto la Russia come Stato sponsor del terrorismo. È altrettanto probabile che poche persone, anche nel Parlamento europeo, si sono accorte che quel riconoscimento non è più attuale può essere dimenticato.
Io, per esempio, ci ho impiegato alcuni giorni a comprendere e poi formulare in parole più logiche che emotive la constatazione di una realtà: lo Stato russo è pienamente entrato nel ruolo del terrorista internazionale. Non più dello sponsor, ma proprio del terrorista.
Ovviamente, sapete che i terroristi fanno non le guerre, ma ben altro. Per esempio, prendono in ostaggio delle persone deboli per chiedere qualcosa a quelle persone forti che sono già abbastanza moralmente evolute da aiutare i deboli. Che ne so: prendiamo in ostaggio gli studenti di una scuola per pretendere la scarcerazione di uno dei nostri leader, prendiamo in ostaggio i passeggeri di un aereo per lasciarci andare in America Latina, etc. etc.. Se non soddisfate le nostre richieste, ammazziamo tutti.
Lo Stato russo ha di fatto preso in ostaggio gli Stati più poveri dell’Africa e dell’Asia. Se non vede soddisfatte le proprie richieste, fa morire di fame le popolazioni di quegli Stati: continuando a sabotare l’"accordo del grano" e a bombardare quella infrastruttura portuale ucraina che serve alla fornitura del grano ucraino agli acquirenti internazionali. Certo, il grano ucraino non andava – almeno nella maggior parte dei casi – agli Stati più poveri, ma a quegli Stati (come a tutti gli altri) non importa da dove arriva il grano: a loro importa il fatto che con la diminuzione dell’offerta sul mercato globale crescono i prezzi (è uno dei principi base che spiegano alla prima lezione di economia in qualsiasi università o addirittura scuola superiore). Ecco: lo Stato russo nelle ultime settimane sta facendo il possibile per diminuire l’offerta del grano sul mercato globale. Lo fa perché sa che molti Stati occidentali si sentono in dovere di aiutare le popolazioni affamate degli Stati poveri. Lo fa perché spera che quegli Stati responsabili inizino a fare la pressione sulla Ucraina al fine di farla arrendere.
Spero che i dirigenti degli Stati occidentali lo capiscano. Che non si mettano a trattare con un terrorista.
La più semplice delle reazioni corrette sarebbe quella di fornire più arme contraerei alla Ucraina. Non si tratta nemmeno delle armi offensive… Anche se servirebbero pure quelle.
L’archivio del 7 agosto 2023
07/08/2023 alle 13:25