L’archivio del 23 Giugno 2023

In un’intervista con la presentatrice di BBC News Alda Hakim, il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha parlato molto di Putin (come è naturale che sia) e, tra le altre cose, ha detto quanto segue:

Se parla di usare armi nucleari, nessuno qui può fare una previsione al cento per cento. Credo che tema per la propria vita. Penso che se non smette di minacciare il mondo con le armi nucleari, il mondo troverà un modo per privarlo delle «sue attività vitali». È molto pericoloso ed è per questo che è attento a lanciare questi messaggi.

Ma noi capiamo bene che un vero presidente (e un vero politico serio in generale) non può dire certe cose, a differenza di Putin e dei suoi servi. Ecco perché Zelensky si è espresso in modo così diplomatico. Ma da quasi 16 mesi (manca un giorno) Putin sta distruggendo una certa parte del mondo con una varietà di armi «convenzionali». Recentemente ha minacciato di usare preventivamente le armi nucleari in alcuni di questi territori. Ma la popolazione locale ne ha abbastanza già delle armi «convenzionali». E poiché Putin stesso non mostra alcuna intenzione di fermarsi, è arrivato il momento che il mondo esterno cominci a pensare seriamente alle «sue attività vitali».
Zelensky, in quanto un politico occidentale, non può (ancora?) esprimere un passaggio così logico.
Io, invece, posso: perché non sono un politico.
Allo stesso tempo, sospetto che tali pensieri non circolino solo nella mia testa poco diplomatica.