Oggi, il 24 agosto, è il Giorno dell’indipendenza dell’Ucraina: una festa nazionale istituita nel 1992. Tale data è stata scelta perché il 24 agosto 1991 la Verchovna Rada della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina adottò il decreto – con l’entrata in vigore immediata – che dichiarava l’indipendenza dell’Ucraina.
A questo punto, la prima cosa che posso fare è augurare a tutti gli ucraini la veloce vittoria contro gli orchi putiniani, il ritorno della pace e della integrità territoriale e tanta fortuna in tutte le altre cose.
In realtà, ho già pubblicato il suddetto augurio nei luoghi dove gli ucraini mi leggono con maggiore frequenza. A tutti gli altri, invece, posso ricordare di una brutta coincidenza: proprio oggi decorrono i primi sei mesi dall’inizio della guerra. Sei mesi fa in pochi avrebbero scommesso che la festa odierna verrebbe festeggiata ancora almeno una volta… Questa estate, invece, proprio per la data odierna in molti hanno prognosticato qualche azione simbolica da parte dell’esercito russo e del suo comandante supremo. Avendo ormai una certa idea dello stato mentale di quest’ultimo, non posso escludere che tenti di fare qualcosa di particolare. Ma, a eccezione dell’uso di un certo tipo di armamenti, tale azione non dovrebbe incidere in un modo particolare sull’andamento della guerra: le risorse belliche della Russia, per fortuna o purtroppo, sono quelle che sono.
Di conseguenza, l’unica cosa che possiamo fare ora è sperare che per il prossimo Giorno dell’indipendenza dell’Ucraina sia già tutto finito. Anche se il regime politico russo attuale farà di tutto per trasformare la guerra in un lunghissimo conflitto «di posizione».
L’archivio del 24 agosto 2022
24/08/2022 alle 13:25