Il pianista e compositore austriaco Carl Czerny era considerato a Vienna, nella prima metà del XIX secolo, uno dei migliori insegnanti di pianoforte. E, infatti, è stato un leggendario metodista, famoso per avere scritto una altissima quantità di studi per il pianoforte. C’è chi sostiene che è impossibile trovare, in tutto il mondo, un pianista degli ultimi duecento anni che non abbia durante la propria vita suonato almeno una composizione di Carl Czerny.
Fino al 1815 Carl Czerny fu un concertista apprezzato sia dai compositori che dal pubblico: Ludwig van Beethoven gli affidò l’esecuzione del suo Terzo Concerto per pianoforte e orchestra. Nel 1815, però, Czerny smise di suonare il pianoforte e si concentrò sulla pedagogia e la composizione.
Per oggi la mia intenzione abbastanza ovvia è stata quella di selezionare due composizioni «normali» (e non degli studi) di Carl Czerny. Il risultato è il seguente.
La prima composizione selezionata è la sonata per due pianoforti in do maggiore, op. 119 («sonata militaire et brillante»):
Mentre la seconda composizione selezionata è la sonata per due pianoforti in sol maggiore, op. 120 («sonata sentimentale»):
Secondo me la tendenza alla pedagogia si percepisce comunque…
L’archivio del 7 Maggio 2022
A tutti coloro che vogliono dedicare una parte anche di questo finesettimana alle letture in qualche modo correlate con la guerra in Ucraina segnalo un progetto interessante.
Alla Stanford University è stato creato — in parte virtualmente — un gruppo di lavoro che studia le sanzioni già adottate contro la Russia e suggerisce quelle che dovrebbero essere adottate in un futuro più o meno vicino per contrastare con più efficienza l’aggressione militare in Ucraina. Il gruppo di lavoro è guidato da Michael McFaul (l’ex ambasciatore americano a Mosca) ed è composto da studiosi appartenenti a diversi ambiti e Stati (pochi di loro hanno qualche legame formale con la Stanford University): alcuni nomi vi sono sicuramente noti.
Il suddetto gruppo di lavoro pubblica — con una buona frequenza — dei documenti che spiegano in un modo interessante tutte le sanzioni: quelle adottate e quelle proposte dal gruppo stesso. Alcuni documenti potrebbero rivelarsi un po’ difficili per le persone non particolarmente esperte di economa, mentre altri sono veramente facili da comprendere.
Io posso consigliarvi di iniziare dal documento più breve e facile: quello che in appena due pagine scritte con dei termini comuni riesce a sfatare i vari miti sulla rinuncia, da parte dell’Occidente, alle fonti energetiche russe.
E poi provate a leggere anche altri documenti potenzialmente vicini ai vostri interessi.
In generale posso dire che questo gruppo di lavoro sta svolgendo due lavori molto importanti: quello scientifico e quello divulgativo.