Sicuramente tutti i miei lettori minimamente connessi con il mondo reale sanno che a partire da oggi la validità del cosiddetto «Green Pass» è ridotta a 6 mesi. La tutela della salute propria (è uno di quei casi in cui conviene essere egoisti) e degli altri è importante quanto la libertà di spostamento, quindi pure io sono andato – nel tardo pomeriggio di domenica – a ottenere la mia terza dose (il booster). Non ho ancora visto una posizione univoca degli scienziati circa il periodo reale di funzionamento delle prime dosi (a volte mi sembra che a promuovere la vaccinazione frequente siano prevalentemente i produttori dei vaccini stessi), ma la terza dose male non fa (anzi!), quindi sono andato tranquillo. La terza dose del Pfizer – con il quale ci conosciamo già – ha già prodotto lo stesso effetto percepibile di prima: un leggero dolore alla spalla. Ma non è di questo che volevo scrivere.
Mi ha sorpreso tantissimo il vuoto quasi totale al «mio» centro vaccinale (abbastanza grande): una volta compilato il solito questionario, mi sono trovato in una fila con 2 (due!) persone davanti. Considerati la vicina scadenza burocratica, il giorno libero (domenica) per molti lavoratori e una certa paura collettiva del virus, sono rimasto molto sorpreso… Ma si sono già vaccinati tutti? Oppure la maggioranza di coloro che volevano farlo si sono contagiati prima? Boh.
Però dalle conversazioni dei medici e infermieri sentite per caso, ho capito che verso la fine della giornata a loro erano avanzate un po’ di dosi di Pfizer e di Moderna. Di conseguenza, chi non è riuscito a prenotare la vaccinazione per una data vicina, può provare a presentarsi anche senza al centro più vicino verso fine giornata. Potrebbe andarvi bene!
Vaccinatevi, vaccinatevi, vaccinatevi che mi sono rotto tutto di questa pandemia.
L’archivio del 1 febbraio 2022
01/02/2022 alle 14:25