L’Anabas testudineus è un pesce interessantissimo: è capace di sopravvivere anche nei fiumi prosciugati (nascondendosi temporaneamente nel limo) oppure spostarsi da un fiume all’altro percorrendo dei brevi tratti sulla terra ferma. Altrettanto interessante è il modo di pescarlo:
Sì, il video fa una impressione un po’ strana (perché il modo di pescare è troppo inusuale), ma in realtà questo tipo di pesce è assolutamente mangiabile.
L’archivio del 2021 год
Il compositore tedesco Georg Böhm è entrato nella storia culturale mondiale per almeno due motivi: in parte perché è stato uno dei maestri più importanti di Johann Sebastian Bach (esercitando anche una grande influenza sulla attività giovanile di quest’ultimo) e in parte perché è per il suo contributo allo sviluppo della forma della partita corale. Inoltre, la musica di Böhm è interessante perché scritta in uno «stile fantastico», cioè uno stile basato sull’improvvisazione.
Oggi cercherei quindi selezionare qualcosa che possa illustrare le principali caratteristiche del compositore. Böhm è noto per le sue composizioni per l’organo e il clavicembalo (principalmente preludi, fughe e partiture), ma molte delle sue opere possono essere suonate su diversi strumenti alternativi, a seconda di ciò che il musicista-esecutore ha a disposizione. Di conseguenza, è molto probabile che qualcuna delle musiche di oggi vi possa sembrare nota, ma interpretata in un modo poco abituale.
Inizierei con questo preludio e fuga in do maggiore:
E poi metterei il preludio corale «Nun bitten wir den heilgen Geist»:
Ci voleva un po’ di allegria del ’600, vero?
Il Washington Post ha pubblicato un frammento di un nuovo libro dedicato a Donald Trump: «I Alone Can Fix It». Questa volta, in particolare, si tratta dell’ultimo, «disastroso» anno della presidenza di Trump e, tra le altre cose, del piano del generale Mark Milley contro l’eventuale rifiuto del 45-esimo presidente di lasciare il potere nel caso di una probabile – ai tempi – sconfitta elettorale.
Non so quanto senso possa avere la lettura di un libro del genere (almeno per i non cittadini americani), ma sono comunque contento che Donald Trump contribuisca alla crescita economica – attraverso la generazione delle opere intellettuali ben vendibili – anche ora, nel periodo in cui può essere dimenticato come un incubo della notte passata. Ma in base del pezzo pubblicato avete comunque la possibilità di prendere una vostra decisione.
P.S.: sul libro si parlerebbe anche del fatto che Trump ha sottovalutato il tristemente noto coronavirus. Per fortuna, è vero solo in parte: nonostante tutto, è stato proprio Trump ad acquistare diverse centinaia di milioni di dosi dei vaccini quando questi ultimi erano ancora in fase di sviluppo. È dunque riuscito a risparmiare tempo e soldi preziosi per i propri cittadini. La verità storica rimane una cosa abbastanza importante.
Il musicista e attore russo Petr Mamonov è già stato protagonista di alcuni miei post italiani. In più, so di certo che alcuni dei miei lettori lo hanno in almeno due film. Di conseguenza, non posso non scrivere che, purtroppo, ieri Petr Mamonov è morto in un ospedale moscovita a causa del Covid-19. Aveva 70 anni.
Per me, personalmente, è una grande perdita anche perché Mamonov è stato tra le sole tre persone che mi hanno insegnato ad ascoltare e capire la musica. Egli, in particolare, lo aveva fatto attraverso il suo programma radiofonico settimanale, dove faceva ascoltare la buona musica di ogni genere e corrente. Quindi lo ringrazio anche per la capacità trasmessami di cercare il bello praticamente ovunque. E io cercherò di trasmettere questa capacità agli altri.
O, forse, ho già iniziato tempo fa?
I cubani che protestano contro il regime hanno cambiato il vecchio slogan «Patria o muerte» (Patria o morte) in «Patria y vida» (Patria e vita). Presumo che non intendano solo la vita biologica, anche se, purtroppo, spesso la questione è pure quella.
Per fortuna, hanno delle buone possibilità di vincere la loro lotta in un periodo non particolarmente lungo. Per esempio, perché a differenza del Venezuela, Cuba non ha la cocaina o il petrolio per sostenere economicamente il regime esistente. Oppure, sempre per esempio, a differenza della Bielorussia, Cuba non ha un vicino generoso sempre pronto a finanziare il regime esistente (e lo sponsor storico di tutti i comunisti del mondo è schiattato oltre trent’anni fa).
Spero che un altro slogan storico – «hasta la vista» – assuma presto dei nuovi significati, ahahaha
Se dico che il mondo è pieno di gente strana, non faccio una grande rivelazione. Ma, allo stesso tempo, posso sottolineare una cosa un po’ meno evidente: alcune persone sono tanto strane (nel senso negativo) da anticipare gli eventi come se fossero dei veri geni (o, se preferite, «visionari»). Per esempio: già diverse settimane fa qualcuno – residente in Italia – mi ha chiesto se la vaccinazione contro il covid sia obbligatoria in Italia e/o in Europa. Io, in quella occasione, avevo risposto più meno nel senso che nessuno è obbligato – per fortuna o purtroppo – a preoccuparsi per la salute propria e dei propri contatti fisici.
Tra ieri e oggi, invece, ho letto diverse discussioni sulla sempre più probabile applicazione del cosiddetto «green pass» anche per l’accesso a diversi servizi (e in alcuni casi pure lavori) sul territorio nazionale: non solo in Italia, ma anche, per esempio, in Francia e in Germania. A chi piace vedere la pura sostanza delle cose, preciso: secondo me si sta andando verso l’obbligatorietà di fatto della vaccinazione.
E io ne sono infinitamente contento: con i livelli di vaccinazione raggiunti già al giorno d’oggi non più molto senso prendere in considerazione solo i numeri relativi ai contagi e alle morti. Ha invece senso minimizzare il rischio di altre chiusure dannose per la salute psichica collettiva e per l’economia.
Inoltre, è un bel modo di motivare la gente indecisa…
È una storia abbastanza curiosa: qualche tempo nella biblioteca della cattedrale di Sheffield è stato restituito un libro preso in prestito nel relativamente lontano 1709… Esatto: ben 312 anni fa. Per il solo dovere di cronaca aggiungo che si tratta di una ristampa de «The Faith and Practice of a Church of England Man» del 1704.
Ma il punto più interessante è un altro. Il vice priore della cattedrale (felicissimo per il ritrovamento del libro) si è messo a ipotizzare — per scherzo! — l’entità della multa da infliggere agli eredi del lettore ritardatario. Ebbene, dovrebbe utilizzare il sistema adottato nelle biblioteche italiane (almeno quelle che conosco io): sanzionare il ritardatario con due giorni della interdizione al prestito per ogni giorno di ritardo.
Ehm, forse i giorni di blocco sono più di due… non mi ricordo… non mi è mai capitato di consegnare con un ritardo sufficientemente grave… Spero di avere presto delle informazioni precise dai bibliotecari di mia conoscenza.
In ogni caso, la risposta «italiana» al suddetto grave ritardo sarebbe l’unica realmente simmetrica e allo stesso tempo sufficientemente divertente. Scrivo subito una mail, ahahaha
P.S.: in quanti hanno pensato che si sarebbero tenuti il libro?
A tutte le persone impegnate nell’immaginare «il mondo dopo la pandemia» segnalo un cambiamento epocale assente dalle fantasie più «audaci». L’Apple Store di Milano ha sacrificato una parte del minimalismo tipico alla azienda-madre e ha installato dei tavoloni davanti al proprio ingresso:
Sì, sono relativamente originali e, ovviamente, raggiunti dal potentissimo wi-fi gratuito (quello che c’è attorno a tutti gli Apple Store del mondo), ma, da quello che ho visto, non sono dotati delle prese elettriche (sarebbe troppo pretenderlo, ahahaha). In ogni caso, è una bella alternativa per tutti coloro che si amano lavorare o studiare all’aperto.
PS: in realtà, non so se sia il merito della pandemia. «Dopo» non significa necessariamente «in conseguenza a».
Riprendiamo l’argomento del lavoro: qualcuno dei presenti pensa di avere un lavoro noioso e pesante?
Se la risposta è affermativa, provate a contemplare il lavoro quotidiano dei produttori dei cucchiai. Non ci impiegano sei minuti della propria vita, ma lo fanno di giorno in giorno:
Protestate pure contro l’automatizzazione dei processi produttivi ahahaha
Solo recentemente ho saputo, quasi per caso, dell’esistenza del cantante soul Rag’n’Bone Man. Ho quindi provato ad ascoltare il suo unico – per ora – album «Human» del 2017… Mi è sembrato di sentire meno voce di quanto si potesse aspettare da un tipo di proporzioni simili e, purtroppo, alcune preoccupanti tendenze al pop, ma alcune canzoni sono comunque ascoltabili.
Come al solito, ne ho selezionate due per il post musicale del sabato.
La prima è «Human»:
Mentre la seconda è «Love You Any Less»:
Per ora la prima va a finire nella mia raccolta «canzoni varie». E poi vedrò.