Riprendendo, in un certo modo, l’argomento del Babbo Natale, potrei finalmente scrivere di quel fenomeno che ormai da diversi anni commento nelle conversazioni tematiche con gli amici e conoscenti italiani. Si tratta delle date diverse del Natale cattolico e quello ortodosso.
Più o meno tutti sanno che il Natale ortodosso si festeggia il 7 di gennaio perché la Chiesa ortodossa segue [ancora] il calendario giuliano. Non tutti però sanno che per la Chiesa ortodossa la data della suddetta festività è fissa: infatti, nel corso dei secoli si è progressivamente spostata dal 23 dicembre al 7 gennaio dell’anno solare successivo. E, soprattutto, il processo dello spostamento della data non si dovrebbe fermare fino al momento della scomparsa del nostro sistema solare. Così, per esempio, a partire dal 2101 il Natale ortodosso si festeggerà l’8 di gennaio.
Il fenomeno dello spostamento della data è dovuto al fatto che il calendario giuliano — che è elevato al rango di un dogma e non può essere cambiato — considererà, a differenza del calendario gregoriano (quello seguito dalla Chiesa cattolica), l’anno 2100 come bisestile perché il suo numero si divide per 4. Secondo il calendario gregoriano, invece, l’anno 2100 non è bisestile perché il suo numero non si divide perfettamente per 400. Di conseguenza, nel calendario giuliano (quello ortodosso) compare un giorno «di troppo»: il 29 febbraio 2100 (che non può essere buttato via per una serie di motivi, la commemorazione di alcuni santi compresa). Questo comporta lo spostamento della data del primo Natale seguente al 29/II 2100 dal 7 all’8 di gennaio 2101. Sempre dalla data del 29 febbraio 2100 la differenza tra i calendari delle due Chiese sarà di 14 giorni e non più di 13.
Naturalmente, non è la prima volta che una cosa del genere si verifica in oltre due mila anni di storia. Quindi vi propongo una tabella che mostra come è cambiata la differenza in giorni tra il calendario giuliano e quello gregoriano. In sostanza, questa tabella mostra, secolo per secolo, quanti giorni vanno aggiunti al 25 dicembre per stabilire la data del Natale ortodosso in vigore per il secolo scelto.
Il secolo | I periodi (in anni) del calendario giuliano | La differenza in giorni | Il secolo | I periodi (in anni) del calendario giuliano | La differenza in giorni | ||
dal 1/III | al 29/II | dal 1/III | al 29/II | ||||
I | 1 | 100 | –2 | XII | 1100 | 1200 | 7 |
II | 100 | 200 | –1 | XIII | 1200 | 1300 | 7 |
III | 200 | 300 | 0 | XIV | 1300 | 1400 | 8 |
IV | 300 | 400 | 1 | XV | 1400 | 1500 | 9 |
V | 400 | 500 | 1 | XVI | 1500 | 1600 | 10 |
VI | 500 | 600 | 2 | XVII | 1600 | 1700 | 10 |
VII | 600 | 700 | 3 | XVIII | 1700 | 1800 | 11 |
VIII | 700 | 800 | 4 | XIX | 1800 | 1900 | 12 |
IX | 800 | 900 | 4 | XX | 1900 | 2000 | 13 |
X | 900 | 1000 | 5 | XXI | 2000 | 2100 | 13 |
XI | 1000 | 1100 | 6 | XXII | 2100 | 2200 | 14 |
Ovviamente, il cambiamento della differenza tra i due calendari comporterà — come ha comportato anche nel passato — lo spostamento anche di tutte le altre festività ortodosse.
La differenza tra i due calendari appare spesso una cosa bizzarra, scomoda, poco sensata etc. Entrambi i calendari, però, sono accumunati da un medesimo problema di logica: se nell’Occidente gli anni si contano dalla nascita di Gesù, perché la data della sua nascita è sempre diversa dalla data dell’inizio dell’anno? Perché secondo il calendario gregoriano l’anno inizia sei giorni più tardi e secondo quello giuliano sette (per ora) giorni prima?
Certo, nemmeno i teologi sono d’accordo tra loro sulla data precisa della nascita di Gesù: sanno solo che sarebbe nato verso la metà dell’inverno. Ma tale incertezza sarebbe un bel motivo aggiuntivo per abbandonare entrambi i calendari (gregoriano e giuliano) e passare a un calendario comune, nel quale la data del Natale sarà fissata per il 31 dicembre. Sarebbe una grande vittoria della logica.
Ma, purtroppo, l’eventualità di un largo consenso tra i rappresentanti dei gruppi concorrenti è un sogno tanto idillico quanto l’attesa delle azioni logiche intraprese da una qualsiasi Chiesa.