Tantissime persone si rattristano per «essere venute male» su una foto. Sostengono che quella foto sia malriuscita.
Ma in realtà l’affidamento a una fotocamera della trasmissione della vera immagine di una persona è una missione persa già in partenza. La fotografia non è in grado di trasmettere l’impressione che una persona fa agli altri. La fotografia non è in grado di trasmettere l’intelligenza, il modo di parlare, il fascino, il senso dell’umorismo, la risata, l’accento, l’odore e tantissimi altri aspetti. Pure lo stesso volto della persona nella vita reale non è statico.
Non fidatevi dei ritratti belli. E, soprattutto, non cercate di farli: non dicono alcunché sulla persona. Addirittura, sarebbe bello evitare proprio di fare i ritratti.
La cosa migliore è tentare di catturare quegli attimi in cui la persona è viva, non concentrata su se stessa. Nei momenti in cui interagisce naturalmente con il mondo circostante, trasmette con la propria immagine «grafica» almeno una parte della propria personalità di quel preciso momento storico in cui è stata scattata la foto. Quindi nei momenti in cui non posa davanti all’obiettivo. Solo in questo modo allo spettatore verrà data una piccola parte degli elementi che compongono l’immagine reale di una persona viva.
L’archivio del 8 novembre 2021
08/11/2021 alle 14:25
alle 12:00
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