Il compositore tedesco Robert Schumann fu, da giovane, un pianista promettente: il suo insegnante di musica Johann Gottlob Friedrich Wieck fu addirittura convinto che sarebbe diventato il miglior pianista d’Europa. A causa di una parziale perdita dell’uso della mano destra, Schumann dovette però abbandonare la carriera da musicista e dedicarsi solo alla composizione. La maggioranza delle sue composizioni musicali, comunque, è scritta esclusivamente per il pianoforte.
Per il post musicale di oggi ho dunque scelto un ciclo di otto brevi pièce per pianoforte di Schumann: «Novellette» (op. 21).
Lo strumento più famoso suonato da Robert Schumann fu il pianoforte a coda prodotto da Conrad Graf (un noto costruttore degli strumenti musicali), un regalo del maestro fatto in occasione del matrimonio di Robert e Clara Schumann nel 1839. Dopo la morte di Robert Schumann, il pianoforte fu consegnato, da parte della vedova Clara Schumann, a un amico di famiglia: il noto compositore Johannes Brahms.
L’archivio del 30 ottobre 2021
Il pittore russo Andrej Popov (di San Pietroburgo) si autocommenta in questo modo:
A volte mi capita di sentire che le mie opere non siano delle caricature ma qualcos’altro. Non mi interessa la classificazione ma penso che un certo elemento scherzoso tipico a esse indichi proprio l’origine caricaturale. E nella distorsione tipica alla caricatura voglio vedere e mostrare la bellezza. Per questo motivo possono essere definite, volendo, delle «belle caricature». In generale, il nostro genere è molto più ampio di quanto possa sembrare. Una caricatura è simile a un sorriso. Ci sono così tante sfumature di un sorriso! Un sorriso a bocca aperta, uno ironico, uno misterioso, una risata tra le lacrime… Ecco perché la caricatura non è solo satira sociale e politica, vignette amichevoli e semplici scherzi grafici, ma anche una filosofia, una visione della vita attraverso il prisma dell’ironia e dell’arguzia.
Ma le opere sono spesso simpatiche, nonostante tutto:
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