Naturalmente, un comune lettore europeo non si interessa particolarmente della composizione della Duma (la Camera bassa del parlamento russo), ma — al massimo — di alcuni provvedimenti da essa approvati. Allo stesso tempo, potrebbe essere utile condividere con gli interessati alla politica estera un curioso dato statistico.
Ebbene, nella attuale Duma — eletta a settembre e insediatasi ieri — ben 88 deputati (su 450 totali) hanno avuto il proprio mandato perché il candidato «eletto» ha rinunciato all’incarico parlamentare: quasi un quinto. Per il regolamento, se un candidato eletto rifiuta il mandato, quest’ultimo passa al secondo classificato dello stesso partito. Ma questa volta nove mandati sono finiti, grazie a una sequenza di rifiuti, nelle mani dei terzi classificati, tre ai quarti classificati e uno al quinto classificato. Insomma, la strategia di candidare dei personaggi famosi e popolari per attirare un po’ di voti reali è stata sfruttata al massimo. Ma non si tratta di un record: nella Duma eletta nel 2011 c’erano stati 89 deputati «ripescati», mentre in quella del 2007 ce n’erano più di cento.
Ricordatevi la prossima volta che in Italia si ricomincia con la storia «ma chi lo ha eletto?!», ahahaha
L’immagine è stata aggiunta per il solo dovere di cronaca.
L’archivio del 13 ottobre 2021
13/10/2021 alle 13:25