Ad aprile mi era già capitato di pubblicare un post musicale dedicato agli Scorpions. In quella occasione mi ero però limitato, intenzionalmente, alla stilistica più tipica al gruppo. Oggi, invece, mantengo la promessa e pubblico due delle relativamente numerose ballate rock degli Scorpions (stranamente, esistono delle persone che conoscono solo questo lato secondario del gruppo).
Inizierei con quella più famosa, la «Still Loving You» (dall’album «Love at First Sting» del 1984):
E poi metto la «When The Smoke Is Going Down» (dall’album «Blackout» del 1982):
Come avrete notato, ho evitato una delle più famose. L’ho fatto perché in realtà non tutti – tra i lettori italiani – possono capire certi riferimenti storici e geografici contenuti nel testo. Forse un giorno ne scriverò uno specifico post dedicato.
L’archivio del Agosto 2021
Il sito Neural.love è una rete neurale artificiale che può elaborare le immagini statiche e i video trasformando i disegni in delle immagini realistiche (come se fossero delle foto). È anche in grado di colorare le foto in bianco e nero.
La seconda opzione mi interessava un po’ meno della prima, ma l’ho testata comunque:
Mentre l’elaborazione delle immagini è già una cosa più originale, diventa particolarmente interessante quando al sito si propone qualcosa di più o meno astratto:
Chi ha abbastanza tempo, può provare a giocarci.
Dicono che il libro di Quentin Tarantino «Once Upon a Time in Hollywood» sia per niente peggio del quasi omonimo film. Infatti, il regista-scrittore non ha banalmente trasportato la storia dal film sulla carta (sarebbe stata una missione persa già in partenza), ma l’ha ampliata con molti elementi aggiuntivi. E, soprattutto, l’ha raccontata in un modo puramente letterario, come un vero romanzo. Senza, per fortuna, perdere il messaggio principale del film.
Insomma, chi ha già letto il libro dice che sia realmente bello.
Ma io, personalmente, non intendo di leggerlo nei prossimi anni: aspetto di dimenticare un po’ il film (o, almeno, l’impressione — positiva! — che mi ha fatto al momento della visione) per ritornare alla storia con una mente più libera. Libera dagli inevitabili confronti tra il libro e il film.
Però non potevo non condividere con voi una informazione tanto preziosa: Quentin Tarantino si è meritato la nostra attenzione.
Domenica 15 agosto in centro di Mosca, sul lungofiume di fronte a un nuovo centro culturale (privato), è stato installato una nuova scultura. È alta 12 metri ed è realizzata in alluminio… Mosca è pienissima di sculture, la maggioranza di queste ultime è di una qualità nel migliore dei casi discutibile (soprattutto quando si tratta delle opere create negli ultimi venticinque anni). Ma quella di cinque giorni fa le ha superate tutte.
Provate anche voi a indovinare cosa raffiguri. E non vergognatevi a formulare le vostre ipotesi:
Ora che vi siete esercitati mentalmente – e forse non solo mentalmente – vi svelo il nome ufficiale.
Secondo l’autore della scultura, Urs Fischer, essa rappresenti un blocco di argilla – ingrandito di circa 50 volte – che è stato impastato nelle sue mani. Sicuramente avete pensato la stessa cosa…
Molto probabilmente a qualcuno è già capitato di leggere dell’ambasciatore britannico Laurie Bristow, il quale non ha lasciato l’Afghanistan per poter controllare personalmente l’evacuazione dei connazionali e dei collaboratori afghani.
In merito a questa sua decisione, l’aspetto che in un certo senso mi preoccupa è la tendenza di definire eroe una perona che non molla tutto e non scappa dal proprio lavoro alla prima difficoltà seria riscontrata. Nelle condizioni ideali, la presenza fisica costante di un ambasciatore sul territorio è sempre meno necessaria: serve solo per alcune (poche) conversazioni tecniche che gli umani, nonostante tutto, sono ancora abituati a fare di persona. Laurie Bristow, invece, ha deciso di essere presente nel posto giusto al momento giusto: in un luogo di emergenza, dove la gestione non poteva essere effettuata «a distanza» o rinviata ai tempi migliori.
Il confine tra l’eroismo (da una parte) e le pure professionalità e serietà (dall’altra) è sempre stato, nella mia logica, molto più lontano. In un mondo sano quel confine non dovrebbe essere tracciato esageratamente vicino alla normalità.
A chi volesse curare la stupidissima passione per gli oroscopi, posso consigliare un passaggio graduale verso la normalità (il cervello ha bisogno di un po’ di tempo per ripartire). In qualità della prima tappa si potrebbe utilizzare qualche sistema più complesso, per esempio, questa tabella giapponese che assegna un colore e un insieme delle qualità umane ai nati in ogni giorno dell’anno.
È uno di quei casi in cui l’uso dei traduttori online è assolutamente legittimo.
Il videoblogger canadese Ryder aveva un bel prato davanti alla sua casa. Ma a un certo punto l’amministrazione della sua città ha deciso di togliere del tutto il marciapiede che prima passava tra il prato e la casa. Di conseguenza, i passanti hanno iniziato a calpestare l’erba del prato perché, appunto, la loro funzione è passare. La mossa seguente doveva essere di Ryder, il quale ha deciso di ricorrere all’aiuto dell’Intelligenza Artificiale (in contrapposizione a quella Assente della amministrazione cittadina).
Insomma, Ryder ha deciso di scacciare i passanti pericolosi con un irrigatore da prato che si accenderebbe automaticamente ogni qualvolta si avvicina qualcuno al perimetro da proteggere. Ha quindi installato una videocamera collegata a un computer capace di riconoscere – grazie all’apprendimento automatico – le persone, i cani e così via ripresi dalla videocamera. In caso di necessità, il computer accende l’irrigatore:
Si tratta solo di acqua, quindi direi che Ryder è stato abbastanza pacifico…
P.S.: sull’intero continente, comunque, da decenni si osserva una «sanguinosa» guerra contro l’esistenza dei marciapiedi. Non sono mai riuscito a capire il perché.
Il compositore russo Nikolai Amani (1972–1904) ebbe una vita relativamente breve e segnata da alcuni seri problemi di salute, la tubercolosi prima di tutto. Inoltre, iniziò a comporre seriamente non prestissimo: solo alla fine dell’800. Di conseguenza, non ci lasciò tante composizioni proprie. Ma fu comunque un compositore interessante, meritevole di attenzione (bisogna anche ricordare che è stato uno degli allievi di Nikolai Rimskij-Korsakov).
Oggi posto queste composizioni di Amani suonate da Phillip Sear:
Prima di tutto la Pièce Élégie (Op. 7).
E poi i tre Preludi (Op. 8).
Nel 1901 Nikolai Amani registrò tre sue pièce per pianoforte a Milano, alla «Ricordi». Dovrei provare a cercare le tracce di quelle registrazioni…
Ho una proposta per tutti gli amanti del cinema che non sanno proprio come sprecare questo sabato pomeriggio. Potreste dedicarvi allo studio del sito Nestflix.
Non ho sbagliato a digitare (un caso raro) e non sto consigliando un servizio già noto a tutti (sarà raro anche questo?). Sto solo condividendo con voi una mia scoperta recente.
Infatti, solo ieri ho letto che la designer Lynn Fisher (vive in Arizona) ha creato Nestflix: un curioso analogo del Netflix per i film e le serie inesistenti menzionati nei film e nelle serie reali. Il servizio è molto simile a quello di Netflix: ha un catalogo completo con gli strumenti di ricerca, le descrizioni con le liste di attori e un proprio sistema di raccomandazioni. Per ogni singolo titolo è anche possibile scoprire dove un film o una serie inesistente sia stato menzionato per la prima volta.
L’unica differenza è che il Nestflix permette di vedere solo gli screenshot. Ma si tratta comunque di un museo digitale cinematografico interessante.
Una volta mi è capitato di leggere di un curioso gioco storico: bisogna ricordare (o trovare), raccontare e spiegare la scelta «più sbagliata» presa da un essere umano. Provo a riportare alcuni esempi che mi è capitato di leggere in qualità delle risposte a questo gioco: oggi è un giorno adatto per farlo.
Negli anni ’60 del secolo scorso l’ecologista zimbabwese Allan Savory giunse alla conclusione che sarebbero gli elefanti a causare la desertificazione. Questa idea portò all’abbattimento di circa quaranta mila animali. Ma poi si è scoperto che in realtà gli elefanti impediscono la desertificazione.
La decisione di Mao sullo sterminio di passeri. Il risultato è noto: milioni di persone sono morte di fame.
La decisione della commissione d’esame di non ammettere Adolf Hitler all’Accademia delle Arti di Vienna. Chissà se sarebbe riuscito a sfogarsi in qualche modo alternativo a quello noto…
La decisione degli scozzesi di invadere l’Inghilterra durante l’epidemia di peste a metà del XVII secolo.
La decisione di un falegname – che eseguì dei lavori per un povero pittore – di farsi pagare con una bottiglia di vino invece che con un quadro. Le opere di Edvard Munch non gli piacevano proprio.
La decisione di George W. Bush di invadere l’Iraq nel 2003. Si sostiene che sia stata una delle cause della nascita dell’ISIS.
La decisione del 1947 sul tracciamento della Linea Radcliffe che divideva l’India britannica in India e Pakistan. Radcliffe non era mai stato in India prima di quella occasione e questo ultimo fatto era visto come un vantaggio: non poteva essere accusato di (s)favorire una delle due parti. I risultati dei conflitti sulla base religiosa sono ormai noti.
La decisione del sultano Murad IV di esiliare nella provincia l’inventore Hezarfen Ahmet-Chelebi che volò per 3,5 chilometri attraverso il Bosforo con le sue ali artificiali nel 1632. Il sultano avrebbe invece potuto investire già allora nella aviazione.
La decisione di Ronald Wayne, uno dei cofondatori della Apple, di vendere la propria quota del 10% per 800 dollari nel 1976. Oggi quelle azioni valgono circa 228 miliardi di dollari.
La decisione della Xerox, che di fatto ha inventato il computer moderno (Xerox Alto del 1973), di non produrre i computer in serie.
La decisione della famiglia Eltsin sulla scelta del successore di Boris.
La decisione di David Cameron di indire il referendum sulla Brexit.
La decisione di Anatoly Dyatlov su come testare la modalità «runaway turbine generator» a Chernobyl.
La decisione di un gruppo di amici di comprare due grandi pizze per 10.000 bitcoin nel 2010. Oggi quei bitcoin valgono quasi 380 milioni di dollari.
La decisione di Kaiser Guglielmo di licenziare il cancelliere Bismark. Questo portò a un cambiamento nella politica tedesca e pose le basi della Prima guerra mondiale.
La decisione del sultano egiziano Al-Ashraf di acquistare venti mila schiavi dall’Orda d’Oro e di trasformarli in un esercito mamelucco invincibile. Ma sono stati proprio i Mamelucchi a prendersi il potere in Egitto.
Insomma, di esempi più o meno noti ce ne sono tantissimi. Un gioco del genere non finirà di certo per l’esaurimento degli esempi storici.