Ho pensato di dedicare, finalmente, un post musicale esclusivamente alla carriera da solista di Beth Hart (non mi ricordo perché non l’ho ancora fatto). Considerata una notevole evoluzione della cantante negli anni, avrebbe senso prendere in considerazione un singolo periodo della sua carriera alla volta. Quindi oggi prendo due canzoni dal suo primo album: «Immortal» del 1996.
La prima canzone scelta è «Run»:
E la seconda è «Blame the Moon»:
Mi sembrano ascoltabili ancora adesso (e mi fanno ripensare a quanto sembrano ormai lontani gli anni ’90, ahahaha).
L’archivio del 3 Aprile 2021
Torniamo a parlare della tristemente nota porta container «Ever Given». La nave è stata (quasi) sbloccata, quindi ora si può scherzare sulle sue avventure con un po’ più serenità. Per esempio, si può provare a immaginare le sue future imprese di portata mondiale.
Garrett Dash Nelson, un dipendente della Boston Public Library, ha deciso di dedicare il suo progetto «Ever Given Ever Ywhere» proprio a quel genere delle fantasie. In sostanza, il sito permette di prendere la «Ever Given» e piazzarla in un qualsiasi punto della mappa.
Facciamo pure qualche esempio concreto.
Potremmo cominciare dallo stretto di Messina (il problema del ponte è risolto!):
Oppure, potremmo mettere la «Ever Given» nelle acque del lago di Como:
Ma starebbe bene anche nel canale di Drake:
Vabbè, ammetto che il sito permette di modificare le dimensioni della porta container. Se volete vedere le sue dimensioni effettive, mettete una spunta vicino alla voce «Boat isn’t to scale».