Ho appena scoperto che il 17 febbraio negli Stati Uniti è morto l’informatico Larry Tesler, il santo protettore di tutti gli studenti mediocri. Alla fine degli anni ’70, lavorando alla Xerox, Tesler aveva infatti inventato i comandi «copia» e «incolla».
La morte è un evento normale nel nostro mondo. L’accesso dei fanatici del «copia e incolla» al mondo lavorativo, purtroppo, lo è anche.
Questa è la versione sintetica del racconto sul triste destino di tutte le invenzioni inizialmente belle.
L’archivio del 2020 год
L’attenzione prestata dai mass media – e, di conseguenza, dalle persone comuni in Occidente – al coronavirus mi sembra leggermente esagerata. In parte anche per questo trovo abbastanza strano (e poco opportuno) l’operato di alcune autorità sanitarie volte ad aggravare la situazione.
Facciamo subito un esempio concreto: la nave da crociera «Diamond Princess», messa in quarantena in Giappone già il 3 febbraio. Leggo quasi quotidianamente che i casi a bordo stanno aumentando, mentre tutti passeggeri senza distinzione vengono comunque trattenuti nello stesso ambiente limitato. Le persone sane rischiano dunque continuamente di essere contagiate dal personale che, passando da una cabina all’altra, svolge il ruolo del «postino batteriologico».
Si tratta di un buon esempio del fatto che le misure forti possono e devono essere messe in dubbio.
Non so quanti miei lettori italiani conoscano l’attuale stemma belorusso (adottato nel 1995). Sospettando fortemente che ci sia più di una persona non abbastanza informata sull’argomento, metto subito la relativa immagine:
Come potete facilmente notare, il territorio belorusso è rappresentato assieme a una notevole parte del territorio russo. Focalizzarsi su quella parte del globo è del tutto normale: non solo perché la Bielorussia e la Federazione Russa fanno formalmente parte dello stesso stato unitario, ma anche a causa dei forti legami economici e sociali tra i due Stati-vicini.
Ma perché devo fingere di essere politicamente corretto? Scrivo onestamente che la Belorussia è sempre stata economicamente dipendente dalla Russia. Fino alla fine del 2019 la Belorussia ha sempre avuto il diritto di acquistare il petrolio e il gas russi a dei prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato. Inoltre, i prestiti finanziari statali russi alla Belorussia sono sempre stati «restituiti» attraverso il ricorso ai prestiti concessi dalla stessa Russia. In questi due modi veniva acquistata l’amicizia, la fedeltà geopolitica belorussa. E il presidente Lukashenko ha sempre minacciato di voltare le proprie preferenze amichevoli verso l’Europa qualora gli aiuti economici non dovessero essere rinnovati.
Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, però, i rapporti tra i due Stati sono diventati un po’ tesi. I motivi reali di tale evento non sono noti al pubblico ma pare che Putin sia fortemente interessato all’assorbimento del territorio vicino. Quindi cerca di convincere il collega a fare il bravo negando i prezzi favorevoli per il petrolio (la Belorussia sta attualmente tentando di acquistarlo dall’Asia).
«Ma perché hai iniziato il post parlando dello stemma?», chiederete voi.
E io rispondo: «Perché in Belorussia, improvvisamente, hanno deciso di cambiare lo stemma».
Ecco il progetto:
Non fateci troppo caso ai colori un po’ più tranquilli. Notate la comparsa dell’Europa al posto della Russia: sarà un segnale?
Devo dire che questo gioco politico-araldico mi ricorda un po’ la storia delle monete belorusse.
Da quando i personal computers hanno iniziato a fare il loro ingresso nelle tipografie (in Europa, quindi, a partire dalla metà degli anni ’80), sul nostro mondo è calato il buio dell’analfabetismo totale. La gente ha iniziato a dimenticare la differenza tra i vari caratteri. Pensiamo, per esempio, alle linee orizzontali: la gente non conosce più la differenza tra «trattino», «meno» e «lineetta».
Il primo simbolo, il più corto, si usa nelle parole composte. In verticale si allinea a metà delle lettere minuscole.
Il secondo simbolo, il segno meno, è di lunghezza intermedia e si allinea a metà delle lettere maiuscole (perché le cifre hanno l’altezza delle lettere maiuscole).
Il terzo simbolo, la lineetta, è quello più lungo. In alcune tradizioni tipografiche nazionali è lunghissimo (per esempio negli USA o in Russia), mentre in altre è poco più lungo del segno meno (per esempio in Germania o in Italia).
Gli esempi dell’uso improprio dei tre simboli sono ormai innumerevoli. Ma alcuni di essi meritano di essere studiati singolarmente. Cosa significa, per esempio, il cartello che vieta «trattino18»?
Evidentemente, qualcuno voleva scrivere «meno 18», ma anche se avesse indovinato il simbolo, sarebbe rimasto lontano dalla regolarità grammatica.
Quindi io proporrei un simbolo come questo:
Si capisce meglio ed è più difficile da sbagliare.
L’ingegnere bulgaro Dimitar Tilev per circa un anno ha lavorato sulla realizzazione di una Oldsmobile Dynamic 88 Wagon del 1963 (in scala 1:10) radiocomandata. L’obiettivo del lavoro è stato quello di creare una auto realistica non solo nell’aspetto estetico, ma anche nel comportamento «sulla strada».
La carrozzeria è stata realizzata con una stampante 3D. All’interno della macchina si trovano, in particolare, quattro servomotori (uno per ogni ruota), un accelerometro e un circuito Arduino (che analizza le informazioni ricevute dall’accelerometro e fa derapare l’auto).
Il video illustra quanto può essere realistica una auto di appena 3,5 kg.
Prima di aggiungere anche il video un po’ più lungo, vi do due link per l’approfondimento:
– il sito del progetto,
– la pagina FB del progetto. Continuare la lettura di questo post »
Il compositore francese Georges Bizet è troppo famoso per esservi presentato pure da me. Quindi il tentativo di dedicargli un post un po’ meno banale di quello che verrebbe in mente alla maggioranza delle persone può essere basato sulla seguente logica. Dato che Bizet fu considerato dai suoi contemporanei un pianista virtuoso, proviamo ad ascoltare qualche sua composizione per il pianoforte. Conoscendo infatti perfettamente lo strumento, poté esprimere al meglio le proprie capacità da compositore proprio scrivendo per questo strumento.
Metterei due composizioni brevi.
La prima è «Chasse fantastique» («Caccia fantastica» del 1865):
E la seconda è «Jeux d’enfants» («Giochi dei bambini» del 1871):
Nel 2018 gli storici ucraini hanno fatto una interessante scoperta. In grande pubblico mondiale, però, se ne è accorto solo la scorsa settimana.
La scoperta è: l’attore canadese Keanu Reeves nel 1932 fu impiegato come un operaio edile alla costruzione dei grattacieli newyorkesi.
Non ci credete? Vi faccio vedere la fonte: è il libro di testo di storia per le scuole superiori ucraine «Всевiтня iсторiя» («Storia mondiale») che riporta la famosa foto «Lunch atop a Skyscraper» del 1932:
Avete riconosciuto la figura cerchiata? È tratta da una foto abbastanza famosa: Continuare la lettura di questo post »
Sarà pure una grossa banalità…
Nella potenziale «controparte» della coppia le persone cercano quella cosa di cui sentono in particolare modo la mancanza. È per questo che vediamo spesso gli organizzati con gli spensierati, gli alti con i bassi, i ricchi con i poveri, gli amanti degli animali con gli indifesi, i loquaci con quelli di poche parole etc.
Di solito è difficile capire subito cosa vuole una persona appena o da poco conosciuta. Ma è sempre utile ricordare cosa e dove osservare. E non disperarsi troppo dopo avere scoperto di non avere quella caratteristica fondamentale (o, peggio ancora, di avere gli stessi bisogni).
Sarà pure una grossa banalità, ma l’averla capita mi ha facilitato molto la vita in quella età quando ero particolarmente sensibile ai fallimenti.
Il «Governo mondiale», i «poteri forti», i serial killer armati del 5G e le altre creature fantastiche (delle quali, per la mia enorme fortuna, non ho mai sentito parlare) vogliono nascondere una Grande Verità sul coronavirus cinese. Ma per fortuna ci sono io a illuminare i miei lettori.
Ebbene, le vittime europee più probabili del coronavirus cinese sono proprio gli adepti delle entità elencate all’inizio di questo post. Così, per esempio, gli organizzatori della fiera di elettronica Mobile World Congress (si svolge annualmente a Barcellona) hanno annullato l’edizione del 2020 proprio con il pretesto della diffusione del coronavirus.
In Spagna, come anche nel resto dell’Europa, non c’è l’epidemia. È impossibile essere contagiati se non si è in stretto contatto con tanti cinesi che si trovano in (o arrivano dalla) Cina. Molte delle aziende-produttrici che precedentemente avevano rinunciato al presentarsi alla fiera di quest’anno (come, per esempio, LG o Sony) non sono attualmente tra i più grandi innovatori nel campo del mobile. L’analoga fiera di Amsterdam (ISE 2020), non meno numerosa in termini di visitatori, si è regolarmente svolta senza alcun problema. Ma gli organizzatori della MWC 2020 hanno comunque annullato un evento che sarebbe stato visitato da oltre cento mila persone (e per il quale loro stessi avevano già organizzato dei buoni controlli sanitari).
Posso facilmente immaginare la gioia degli alberghieri e dei ristoratori locali.
E, di conseguenza, posso serenamente consigliarvi di controllare, in questi giorni, i prezzi degli alberghi a Barcellona tra il 22 e il 28 febbraio. In qualche modo dovranno pure recuperare le entrate mancate.
Lunedì mattina nel centro di Mosca sono stati fermati – ma poi rilasciati – quattro dei giovani attivisti che si sono inventati una strana missione: insegnare alle persone il trucco che permetterebbe di ingannare le telecamere di videosorveglianza con la funzione del riconoscimento facciale. La funzione di riconoscimento, in particolare, è entrata in funzione all’inizio di febbraio, ma almeno oggi non volevo scrivere di essa.
Volevo dare un prezioso consiglio a tutti i paranoici del mondo.
Se volete evitare di essere immortalati dalla videosorveglianza, dai turisti cinesi o invasori marziani, servitevi del pretesto forniteci dai Testimoni del Coronavirus, indossate pure una mascherina medica (abbinata con dei vestiti scuri non originali, vi renderà quasi completamente irriconoscibili). Una mascherina attira meno attenzione delle forze dell’ordine in tutto il mondo, quindi il vostro anonimato resterà impunito.
Anzi, dato che le mascherine mediche sono progettate per non infettare gli altri (e non al contrario!), molta gente cercherà anche di starvi lontana.