Tutta la biografia del compositore Gioachino Rossini sembra confermare quel strano stereotipo secondo il quale le persone apparentemente più allegre sarebbero in realtà fortemente depresse dentro. Così, Rossini scriveva la musica molto ritmica e quasi sempre allegra, non nascondeva il proprio amore verso la bella vita, ma allo stesso tempo manifestava spesso dei visibili sbalzi di umore nella vita quotidiana e ha sofferto sempre più la depressione negli ultimi anni della propria vita.
Però ancora oggi la sua musica fa stare bene gli altri (almeno io lo ringrazio e ascolto ahahaha).
La prima delle sue composizioni selezionate per il post di oggi è la Sonata I in Sol maggiore (la prima delle sei sonate scritte per due violini, un violoncello e un contrabasso nel 1804):
E la seconda è la Serenata (scritta nel 1823):
L’archivio del 26 settembre 2020
L’agenzia immobiliare britannica Winkworth ha pubblicato l’annuncio di vendita dell’edificio londinese che viene definito il più stretto della città. È largo 1,8 metri, mentre la superficie totale è di 96 metri quadri. Eccolo sulla foto (è inutile precisare che sia quello blu):
È interessante studiare, almeno dalle foto disponibili, come possa essere organizzato uno spazio vitale così particolare.
L’esemplare indicato prima era un negozio di cappelli, mentre ora è una abitazione di cinque piani che ha due soggiorni, due camere da letto, due bagni, una cucina e un terrazzo. Tutto disposto, come ho già scritto, su cinque piani larghi 1,8 metri… Il proprietario attuale sostiene di voler vendere la casa a causa del trasloco in un altro Stato. Ma io, pur sapendo che le case inglesi non sono spaziosissime, sospetto che la causa reale della messa in vendita sia ben diversa. Secondo me il signore ha passato in quella casa tutto il lockdown (forse anche in compagnia di altre persone). Certo, non è come avere passato due mesi in un monolocale, ma immagino che sia stato comunque un po’ pesante.
P.S.: ma per me sarebbe stata una casa ideale. Purtroppo, non ho un milione di euro per comprarla.