Oggi il gruppo britannico The Swinging Blue Jeans viene spesso definito come «il gruppo di una hit». Questa definizione, però, non è del tutto corretta. In primo luogo, oltre alla canzone più famosa canta da loro, anche alcune altre avevano raggiunto una certa popolarità verso la metà degli anni ’60. In secondo luogo, bisogna riconoscere che tutte le canzoni meglio riuscite al gruppo – compresa quella più famosa – erano originariamente scritte e/o interpretate da altri gruppi o cantanti (spesso molto più noti e professionalmente più longevi).
Di conseguenza, sarebbe forse più opportuno dire che The Swinging Blue Jeans sia stato un gruppo composto dalle persone capaci ma sfortunato con i manager. Questi ultimi, infatti, non hanno saputo organizzare bene il lavoro del gruppo e procurare del materiale musicale di valore, utile nella dura missione di fare la concorrenza a The Beatles (popolarissimi proprio in quel periodo storico).
In ogni caso, bisogna riconoscere il ruolo del gruppo nella storia della musica leggera del XX secolo.
La prima canzone scelta per il post di oggi è quella unica che oggi viene associata al nome del gruppo: «Hippy Hippy Shakes» (dall’album «Hippy Hippy Shakes» del 1960).
E la seconda è la «Don’t Make Me Over» (dall’album «Don’t Make Me Over» del 1966):
L’archivio del agosto 2020
È interessante l’idea della azienda Strata Miniatures per il sostegno delle persone – adulte e non – costrette a passare la vita attiva sulle sedie a rotelle.
L’azienda ha iniziato a produrre i giocattoli raffiguranti i vari personaggi fiabeschi che si spostano sempre sulle sedie a rotelle. Una parte dei ricavi è destinata, appunto, al sostegno dei disabili.
Solo due esempi:
Purtroppo, il Covid-19 non eliminato tutti gli altri problemi di salute degli abitanti del nostro pianeta.
Per fortuna, qualcuno se ne rende conto.
Non tutti sanno (oppure non si ricordano?) che è molto facile scegliere lo spazzolino da denti ideale. Esso ha il raschietto per la lingua sul lato «posteriore». Ecco un esempio:
Fateci caso a questo aspetto la prossima volta che andate a comprare uno spazzolino nuovo.
P.S.: chi ve lo avrebbe mai raccontato se non io?
Qualcuno poteva avere già notato che la nuova (settima) versione del Telegram permette di fare le videochiamate.
L’unica reazione sensata a tale fenomeno da parte della umanità intera avrebbe potuto essere espressa in una sola parola: finalmente!
Ma c’è un particolare che merita di essere precisato. Durante le videochiamate l’altoparlante utilizzato per default è quello della conversazione e non quello principale. Di conseguenza, la voce dell’interlocutore si sente un po’ male. Però è prevista anche una soluzione tecnica. A conversazione avviata bisogna fare un tap sull’icona della cornetta telefonica: in tal modo si attiva l’altoparlante principale del telefono.
Spero che questa scomodità venga sistemata quanto prima.
Intanto, grazie a me per l’informazione preziosa!
È giunto il momento di condividere con i miei lettori una nuova porzione di consigli non richiesti. Oggi vi regalo alcuni trucchi semplici ma utilissimi per l’ottimizzazione dei vostri acquisti online.
Il consiglio № 1. Non tutti sanno che sulle versioni straniere dell’Amazon gli stessi oggetti spesso costano di meno (non importa se avete un account prime o no; in ogni caso il costo della consegna non cambia). Quindi se state per comprare un oggetto particolare/specifico, prima provate a cercarlo, per esempio, su amazon.de (la scelta dell’esempio non è casuale!).
Il consiglio № 2. A tutti, ma soprattutto a coloro che non hanno l’account prime su Amazon, conviene sapere che diversi oggetti costano di meno sull’ebay. Anche se sono sempre venduti dalle aziende o, comunque, dai venditori professionali. Quindi la regola di confrontare i prezzi è da applicare anche agli acquisti online.
Il consiglio № 3. Lo strumento migliore per confrontare i prezzi degli acquisti online si chiama «Google shopping»: vi si accede partendo dalla barra della ricerca. Lo strumento è utile anche per la ricerca globale degli oggetti molto rari. Mentre con un corretto utilizzo dei filtri riuscirete a limitare la ricerca alle piattaforme di e-commerce che vi sembrano le più affidabili.
Il consiglio № 4. Alcuni (ma per fortuna pochi) venditori che operano sull’ebay non si ricordano la differenza tra l’imballaggio e la spedizione. Quindi segnalano l’oggetto come spedito quando lo hanno appena messo in scatola con l’indirizzo e non quando lo hanno passato fisicamente a un corriere (oppure portato in un ufficio postale). Nonostante ciò, solitamente riescono a rispettare i tempi di consegna dichiarati. Ma voi, nel frattempo, non cambiate le vostre aspettative per la sola notifica della spedizione avvenuta.
È tristemente nota la tradizione italiana di bloccare la vita delle località non marittime-balneari per quasi tutto il mese di agosto. Per almeno tre settimane a servizio delle persone restano solo i grandi centri commerciali, mentre tutto il resto è chiuso o, al massimo, segue degli orari d’apertura ridicoli. Nonostante anni di indagini, non sono ancora riuscito a trovare una spiegazione razionale a questo fenomeno.
Si presume che tutti debbano andare in ferie proprio ad agosto? Partire o andare in letargo? Perché? E se non voglio? Se voglio evitare proprio quel periodo quando le località vacanzieri sono affollate e costano più o meno il doppio del normale? E se voglio utilizzare almeno una parte delle ferie per sistemare delle questioni personali? Boh…
In questo senso particolarmente infami sono quelle aziende che costringono – attraverso le chiusure o riduzioni di attività – i propri dipendenti ad andare in ferie necessariamente ad agosto (ma anche nel periodo natalizio) solo perché così fa più comodo ai dirigenti. Non sai organizzare la continuità produttiva? Allora forse è il caso di cedere l’attività e andare a fare il lavoratore dipendente da qualche parte…
Non è necessario essere un genio per capire che la pausa di agosto, oltre a creare disagi a molte persone, comporta anche dei danni economici. Da una parte, l’economia perde il contributo quotidiano continuato delle persone che restano in città. Dall’altra parte, molte risorse vengono sottratte dall’aumento dei prezzi nelle località turistiche (e non è comunque detto che il picco delle presenze dei turisti connazionali sia capace di bilanciare l’assenza delle entrate continuate in quelle località).
Insomma, la tradizione di chiudere quasi tutto in agosto è scomoda e dannosa.
Ecco, questo era il testo che avrei potuto pubblicare una qualsiasi estate passata o futura.
Ma ora, nel 2020, la situazione è ancora più grave. Quindi aggiungo alcune altre considerazioni. Continuare la lettura di questo post »
Da piccole le capre gulabi sembrano particolarmente belle:
Ma poi crescono, diventando adulte e mature: Continuare la lettura di questo post »
Lo shetland (è una razza di pony) di nome Simon sta manifestando una pazienza incredibile mentre una gazza sta cercando di staccargli un capello della coda:
Ho sempre pensato che una passività del genere sia tipica solo agli asini… E invece no:
Ora ho uno stereotipo in meno almeno sul mondo degli animali.
Reinhold Glière è logicamente considerato un compositore russo, seppure sia nato a Kiev (all’epoca una città dell’Impero Russo) da genitori tedeschi e abbia acquisito la cittadinanza russa solo all’età di ventidue anni. Effettivamente, ha passato la maggior parte della propria vita fisica e professionale tra l’Ucraina zarista/sovietica e la Russia.
Molto meno logico è associare il nome di Reinhold Glière solo con il titolo del «padre del balletto sovietico» o con i numerosi incarichi accademici e/o amministrativi che ha ricoperto durante la sua lunga vita professionale. Nonostante l’indiscutibile dato storico del suo grande riconoscimento ufficioso e istituzionale durante il periodo stalinista (i riconoscimenti del genere hanno un loro costo per la persona), non possiamo non riconoscere che sia stato anche un compositore di alta qualità. Gli artisti hanno la fortuna di rimanere nella storia – soprattutto nel lungo periodo – con ciò che vale realmente nella lunghissima storia dell’umanità: con le loro opere. Lo si può dire anche di Reinhold Glière.
Quindi per il post musicale odierno ho scelto il suo Concerto per arpa e orchestra (composto nel 1938) suonato dalla orchestra sinfonica moscovita «Filarmonica russa»:
Il sabato scorso vi avevo consigliato un sito per le passeggiate virtuali nelle località casuali. Oggi, invece, propongo un sito analogo progettato per gli amanti dei viaggi automobilistici.
Il sito Drive & Listen, al momento del caricamento, sceglie una città a caso da farvi vedere attraverso il parabrezza di una automobile. Ma il visitatore-viaggiatore è libero di scegliere – attraverso il menu sulla destra – la città e la velocità della «propria macchina».
Buon viaggio!