Oggi il gruppo britannico The Swinging Blue Jeans viene spesso definito come «il gruppo di una hit». Questa definizione, però, non è del tutto corretta. In primo luogo, oltre alla canzone più famosa canta da loro, anche alcune altre avevano raggiunto una certa popolarità verso la metà degli anni ’60. In secondo luogo, bisogna riconoscere che tutte le canzoni meglio riuscite al gruppo – compresa quella più famosa – erano originariamente scritte e/o interpretate da altri gruppi o cantanti (spesso molto più noti e professionalmente più longevi).
Di conseguenza, sarebbe forse più opportuno dire che The Swinging Blue Jeans sia stato un gruppo composto dalle persone capaci ma sfortunato con i manager. Questi ultimi, infatti, non hanno saputo organizzare bene il lavoro del gruppo e procurare del materiale musicale di valore, utile nella dura missione di fare la concorrenza a The Beatles (popolarissimi proprio in quel periodo storico).
In ogni caso, bisogna riconoscere il ruolo del gruppo nella storia della musica leggera del XX secolo.
La prima canzone scelta per il post di oggi è quella unica che oggi viene associata al nome del gruppo: «Hippy Hippy Shakes» (dall’album «Hippy Hippy Shakes» del 1960).
E la seconda è la «Don’t Make Me Over» (dall’album «Don’t Make Me Over» del 1966):
L’archivio del 22 agosto 2020
22/08/2020 alle 18:30
alle 13:25
È interessante l’idea della azienda Strata Miniatures per il sostegno delle persone – adulte e non – costrette a passare la vita attiva sulle sedie a rotelle.
L’azienda ha iniziato a produrre i giocattoli raffiguranti i vari personaggi fiabeschi che si spostano sempre sulle sedie a rotelle. Una parte dei ricavi è destinata, appunto, al sostegno dei disabili.
Solo due esempi:
Purtroppo, il Covid-19 non eliminato tutti gli altri problemi di salute degli abitanti del nostro pianeta.
Per fortuna, qualcuno se ne rende conto.