Chi conosce la chimica meglio di me (non ci vuole molto), sostiene che il nitrato d’ammonio per esplodere in questo modo deve essere «accompagnato» da alcune altre sostanze. Almeno dal punto di vista teorico è una tesi facilmente verificabile dalle persone realmente interessate. Molto più difficile da verificare sono, per una semplice persona estranea, le condizioni nelle quali erano conservate quelle quasi tre mila tonnellate di nitrato d’ammonio.
Ma la versione iniziale sulla esplosione di un deposito dei fuochi d’artificio era già da subito credibile quanto alcuni racconti annuali sui «festeggiamenti pericolosi scongiurati» del Capodanno a Napoli.
Utilizzo il presente post prevalentemente per salvare la ripresa della esplosione da varie angolature:
L’archivio del 9 agosto 2020
09/08/2020 alle 14:00