Quando ero un bambino/ragazzo, per scoprire come si faccia una operazione pratica mai provata prima dovevo leggere dei manuali o chiedere alle persone più esperte di me. Indipendentemente dalle mie preferenze (in parte dettate dal carattere), entrambe le soluzioni richiedevano anche una buona fortuna nella ricerca della fonte di qualità.
Quando ero uno studente universitario, l’elemento della fortuna aveva perso una buona parte della sua rilevanza. Infatti, l’internet si era sviluppato fino al punto di contenere ogni genere di consiglio pratico (oltre ai contatti degli esperti disponibili a fornire risposte).
Ora che sono «grande», so di trovare qualsiasi (beh, quasi) consiglio pratico ben illustrato su YouTube. Ed è bellissimo e comodissimo.
Le capacità di comprendere i testi scritti e di scambiarsi le informazioni con le persone rimangono, per ora, importantissime. Non le metto assolutamente in discussione. Ma la gestione ordinaria dei problemi quotidiani è ora molto più facile. Insegnate pure ai figli e ai nipoti a utilizzare il YouTube per lo studio: il progresso non farà del male a loro, come non ha fatto del male a giovani noi.
L’archivio del 24 marzo 2020
24/03/2020 alle 14:25