L’archivio del 13 febbraio 2020

Una corona nel cervello

Il «Governo mondiale», i «poteri forti», i serial killer armati del 5G e le altre creature fantastiche (delle quali, per la mia enorme fortuna, non ho mai sentito parlare) vogliono nascondere una Grande Verità sul coronavirus cinese. Ma per fortuna ci sono io a illuminare i miei lettori.
Ebbene, le vittime europee più probabili del coronavirus cinese sono proprio gli adepti delle entità elencate all’inizio di questo post. Così, per esempio, gli organizzatori della fiera di elettronica Mobile World Congress (si svolge annualmente a Barcellona) hanno annullato l’edizione del 2020 proprio con il pretesto della diffusione del coronavirus.

In Spagna, come anche nel resto dell’Europa, non c’è l’epidemia. È impossibile essere contagiati se non si è in stretto contatto con tanti cinesi che si trovano in (o arrivano dalla) Cina. Molte delle aziende-produttrici che precedentemente avevano rinunciato al presentarsi alla fiera di quest’anno (come, per esempio, LG o Sony) non sono attualmente tra i più grandi innovatori nel campo del mobile. L’analoga fiera di Amsterdam (ISE 2020), non meno numerosa in termini di visitatori, si è regolarmente svolta senza alcun problema. Ma gli organizzatori della MWC 2020 hanno comunque annullato un evento che sarebbe stato visitato da oltre cento mila persone (e per il quale loro stessi avevano già organizzato dei buoni controlli sanitari).
Posso facilmente immaginare la gioia degli alberghieri e dei ristoratori locali.
E, di conseguenza, posso serenamente consigliarvi di controllare, in questi giorni, i prezzi degli alberghi a Barcellona tra il 22 e il 28 febbraio. In qualche modo dovranno pure recuperare le entrate mancate.