Anni fa ho dovuto riconoscere l’esistenza di un concetto che da tanto fastidio ai fan più fedeli di tutti i musicisti del mondo. Tale concetto è semplice: non è sempre detto che l’originale sia per forza migliore di tutte le interpretazioni altrui.
Tutte le valutazioni dipendono dai gusti musicali, ma provo comunque a fare un esempio concreto.
Una delle canzoni più famose del cantante australiano Jimmy Barnes è la «Too Much Ain’t Enough Love». Quindi cominciamo con l’ascolto dell’originale (preso dall’album «Freight Train Heart» del 1987):
E ora proviamo ad ascoltare la versione di Joe Bonamassa (inclusa nel suo album «Driving Towards the Daylight» del 2012):
Non so se sentite la differenza come la sento io.
L’archivio del 13 luglio 2019
13/07/2019 alle 18:30
alle 13:25
Di recente ho scoperto una comparazione molto dettagliata di Telegram, Viber e Whatsapp. Era abbastanza prevedibile la vittoria del Telegram secondo quasi tutti i parametri, mentre la vera grande sorpresa sono alcune interessanti funzionalità dei messenger in generale che non avrei mai potuto immaginare. Ora si potrebbe testarle.
La tabella comparative di cui sopra, però, non spiega uno dei misteri più grandi del mondo: perché quella m…da obsoleta di Whatsapp è ancora così popolare in Europa? E quella m…da inclassificabile di Viber perché è ancora utilizzata nel mondo? Boh…
Quando diventerò il Presidente del mondo, obbligherò tutti i miei amici e conoscenti europei a utilizzare il Telegram.