La grande sfortuna di Richard Wagner consiste nel fatto che oggi viene ricordato e valutato professionalmente solamente nell’ottica di quella parte della sua concezione del mondo che non riguarda la musica. Wagner-persona era contro di me, ma la sua ideologia ha perso e oggi egli mi interessa solo come compositore. La sua musica valeva più delle sue idee e quindi è sopravvissuta.
Nel post musicale di oggi pubblico l’unica sinfonia completata di Wagner (e, allo stesso tempo, una delle sue prime composizioni serie): la Sinfonia in do maggiore.
L’archivio del 6 Luglio 2019
Nel mondo arabo sta scendendo il livello di religiosità. In base al recente sondaggio, rispetto al periodo 2012–2014 la quantità degli arabi che si autodefiniscono non religiosi è salita dall’8% al 13%. Sembra una variazione modesta, ma in alcuni Stati è notevolmente più alta rispetto alla media: in Tunisia i non religiosi sono aumentati dal 16% al 31% e in Libia dall’11% al 25%. Tra i giovani tale aumento è ancora più notevole.
Allo stesso tempo è scesa la fiducia verso i leader religiosi: per esempio, in Iraq è scesa dal 42% al 12%, in Sudan dal 49% al 24% e nei territori palestinesi dal 48% al 22%. Altrettanto forte è anche la diminuzione della fiducia nei confronti delle organizzazioni fondamentaliste (tra le quali, per esempio, Hamas, Hezbollah e Fratelli Musulmani).
Questi risultati mi rendono infinitamente felice: vedo che non solo l’Occidente, ma il mondo in generale sta crescendo, non si interessa più delle favole raccontate dai «nonni» professionali e preferisce la vita reale.
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